Attestato di Prestazione Energetica

APE, Attestato di Prestazione Energetica: come si ottiene e quando è obbligatorio

Le caratteristiche energetiche di un edificio permettono di conoscere le performance di un’abitazione in termini di efficienza energetica, determinando se un immobile è sostenibile o energivoro.

Questa condizione viene definita all’interno dell’Attestato di Prestazione Energetica o APE, un documento che descrive le prestazioni energetiche degli immobili. Vediamo cos’è l’Attestato di Prestazione Energetica, chi lo rilascia e quando è obbligatorio secondo le normative di Legge italiane.
 

Cos'è l'Attestato di Prestazione Energetica (APE)?

L’Attestato di Prestazione Energetica è un documento che riassume le caratteristiche energetiche di un edificio o di un appartamento, attraverso il quale viene definita anche la classe energetica di un immobile secondo una scala da A4 (la migliore) a G (la peggiore).

La prestazione energetica di un edificio può essere definita come l’energia necessaria per il fabbisogno energetico dell’immobile, ossia la quantità di energia che serve per soddisfare le esigenze di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, produzione di acqua calda sanitaria nonché l’energia necessaria al funzionamento degli impianti.

L’Attestato di Prestazione Energetica viene rilasciato da esperti qualificati e indipendenti, i quali utilizzano una serie di parametri e descrittori specifici per determinare la classe di efficienza energetica dell’edificio esaminato.
 

In quali casi è obbligatorio avere l’APE?

L’APE è stata introdotta in Italia con il DL 63/2013, successivamente convertito nella Legge 90/2013. I requisiti minimi e le linee guida per la certificazione energetica, invece, sono stati definiti dal decreto ministeriale del 26 giugno 2015.

La normativa prevede ad esempio in quali casi sia obbligatorio ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica degli edifici:
• acquisto di un’abitazione o un appartamento;
• costruzione di nuovi edifici;
• donazione di un immobile;
• locazione di un’abitazione;
• interventi di ristrutturazione che interessano più del 25% della superficie;
• lavori di demolizione e ricostruzione;
• sottoscrizione di un contratto per impianti termici o di climatizzazione negli edifici pubblici;
• edifici delle pubbliche amministrazioni aperti al pubblico con superficie oltre 250 metri quadrati.

La normativa definisce inoltre quanto dura l’Attestato di Prestazione Energetica, fissando una validità del certificato APE di 10 anni.Tuttavia, in alcuni casi bisogna rifare la documentazione prima della scadenza, infatti quando si realizzano degli interventi che alterano le prestazioni energetiche dell’abitazione è necessario rinnovare l’APE.

Per sapere invece quanto costa l’Attestato di Prestazione Energetica, bisogna considerare che la spesa varia in base al tipo di edificio e alla zona. In media, il costo dell’APE può andare da 150 a 250 euro, con prezzi diversi soprattutto a seconda della regione e della città.
Ad ogni modo, non sempre è necessario fare l’Attestato di Prestazione Energetica, infatti esistono alcuni casi esclusi dall’obbligo dell’APE:

• fabbricati isolati con una superficie utile inferiore a 50 mq;
• edifici artigianali e industriali, quando la climatizzazione degli ambienti avviene per esigenze del processo di produzione o mediante reflui energetici del processo produttivo stesso non utilizzabili in altro modo;
• edifici agricoli o rurali non residenziali senza impianti di climatizzazione;
• box, cantine, parcheggi multipiano, autorimesse, strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi e depositi sprovvisti di sistemi tecnici;
• edifici adibiti a luoghi di culto o allo svolgimento di attività religiose;
• ruderi il cui stato è dichiarato nell’atto notarile;
• fabbricati in costruzione senza agibilità o abitabilità al momento della compravendita, purché tale stato sia dichiarato nell’atto notarile;
• manufatti non qualificabili come edifici, tra cui piscine all’aperto e serre realizzate senza strutture edilizie.

 

Cosa deve contenere?

A questo punto vediamo come ottenere l’Attestato di Prestazione Energetica e cosa deve contenere il certificato APE. Innanzitutto, in queste circostanze bisogna rivolgersi a un tecnico abilitato, affinché il professionista realizzi un sopralluogo ed esamini l’edificio.

Nel dettaglio, chi può fare l’Attestato di Prestazione Energetica è il certificatore energetico, un professionista accreditato in possesso di determinate competenze e conoscenze. Si tratta in particolare di architetti, geometri, periti industriali e ingegneri che rispettano i requisiti formativi previsti dalla regione di riferimento.

L’esperto effettua una serie di indagini e valutazioni, analizzando tutti i parametri previsti per redigere l’APE. In particolare, l’Attestato di Prestazione Energetica deve fornire una serie di informazioni obbligatorie, quali:
• la prestazione energetica complessiva dell’edificio;
• la classe energetica dell’immobile
• la qualità energetica dell’edificio in base agli indici di prestazione termica utile per il riscaldamento e il raffrescamento;
• i requisiti di efficienza energetica;
• l’energia esportata;
• le emissioni di CO2 dell’edificio;
• i suggerimenti per il miglioramento dell’efficienza energetica.

Ad esempio, per la redazione dell’APE viene considerata la presenza di impianti alimentati da energie rinnovabili, le dispersioni termiche, la qualità degli infissi, l’isolamento dell’involucro e le caratteristiche edilizie dell’immobile.

Viene anche definita la classe energetica dell’edificio, infatti in base alla valutazione di efficienza energetica dell’immobile l’abitazione viene certificata dalla classe G (la peggiore e indica che l’immobile è estremamente energivoro) alla classe A (attesta gli immobili con un impatto ambientale e un fabbisogno energetico quasi nullo, con quattro sottocategorie dalla A1 alla A4).

Dopo i rilevamenti, il tecnico effettua i calcoli utilizzando appositi software certificati e aggiornati alle normative più recenti (ad esempio il software DOCET sviluppato da ENEA e CNR), quindi compila il documento e rilascia l’Attestato di Prestazione Energetica, inviando una copia telematica al registro informatico regionale. Il certificato, inoltre, deve essere conservato dal proprietario dell’edificio.

 

Attestato di Prestazione Energetica: quali sono i vantaggi?

Oltre a rappresentare un obbligo di Legge, in numerose circostanze l’APE è un documento importante per acquisire consapevolezza sulle caratteristiche energetiche della propria abitazione.

Il certificato contiene infatti una serie di indicazioni per migliorare la sostenibilità dell’immobile, con delle proposte da parte del tecnico sugli interventi da realizzare per aumentare l’efficienza energetica e ridurre i consumi di energia, con particolare attenzione alla convenienza economica dei lavori suggeriti (si tiene conto delle agevolazioni fiscali disponibili e dei risultati ottenibili con ogni tipo di intervento per ottimizzare gli investimenti).
 

Qual è la differenza tra Attestato di Prestazione Energetica (APE) e Attestato di Qualificazione Energetica (AQE)?

L’Attestato di Prestazione Energetica non va confuso con l’Attestato di Qualificazione Energetica o AQE. Entrambi sono documenti che contengono le caratteristiche energetiche dell’edificio, tuttavia l’APE viene redatto dal tecnico e consegnato al proprietario dell’immobile, mentre l’AQE viene firmato dal direttore dei lavori alla fine dell’intervento di costruzione o ristrutturazione integrale di un edificio e inviato al Comune.

L’AQE è obbligatorio per:
• edifici di nuova costruzione;
• installazione di nuovi impianti in edifici esistenti;
• sostituzione di generatori di calore;
• ristrutturazioni totali.
L’AQE attesta tutto ciò che è stato effettuato in termini energetici, dagli impianti installati ai lavori di isolamento termico.
L’AQE può essere redatto da un tecnico che ha partecipato ai lavori, mentre l’APE solo da un certificatore abilitato, anche se non coinvolto negli interventi. Inoltre, nell’Attestato di Qualificazione Energetica non è presente la classe energetica dell’edificio, riportata invece nell’Attestato di Prestazione Energetica.

 

 

Articolo pubblicato il: 27/02/2023