Quanto consumano le luci di Natale?

Quanto consumano le luci di Natale? Consigli per risparmiare

Il Natale è una delle feste più attese dell’anno. A rendere speciale l’atmosfera natalizia sono soprattutto gli addobbi luminosi, con le luci natalizie che iniziano a illuminare case, negozi e strade già dai primi giorni di dicembre trasmettendo una sensazione di allegria e frenesia per l’arrivo del 25.

Tuttavia, è importante prestare attenzione anche al consumo delle luci di Natale. La corretta scelta delle sorgenti luminose, infatti, aiuta a risparmiare sui costi in bolletta e a ridurre le emissioni nocive per l’ambiente, senza rinunciare al contributo fondamentale degli addobbi luminosi alla magia del Natale.

In questo approfondimento, vedremo quanto consumano le luci di Natale, con una serie di informazioni utili per chi desidera organizzare un Natale ecosostenibile, una festa all’insegna della felicità e della convivialità ma senza sprechi di energia.

Quanto consumano le luci di Natale?

Sapere quanta corrente consumano le luci di Natale permette di compiere scelte consapevoli, utilizzando sistemi che garantiscano un maggiore risparmio energetico e usando i dispositivi luminosi in modo ottimale.

La maggior parte delle luci natalizie oggi in commercio sono sorgenti luminose a LED, una tecnologia che, rispetto alle vecchie luci a incandescenza, consente di ridurre il consumo energetico fino all’80-90%, garantendo anche ulteriori benefici: una durata superiore, nessuna produzione di calore, accensione immediata e molti effetti scenici particolari.

Ma quanto consumano le luci a LED? Una catena luminosa con 500 LED, ad esempio, da 3 o 5 metri di lunghezza a seconda del modello, ha un consumo di circa 4-5 Wh (watt per ora), mentre una cascata luminosa con 300 micro LED consuma all’incirca 2,5 Wh.
Una catena luminosa con lampadine tradizionali di 8 metri consuma intorno a 150 Wh, un valore decisamente più elevato rispetto alle moderne luci a LED a basso consumo.

Un tubo luminoso a LED per illuminare il balcone, invece, può consumare da 14 a 30 Wh a seconda della lunghezza e del numero di LED. Ad esempio, un modello da 1,5 metri consuma circa 25 Wh.

Il rinnovamento delle luci è dunque un passo fondamentale per poter godere dell’atmosfera natalizia senza pesare sulla bolletta.

Ovviamente, è importante considerare anche quanto consumano le luci dell’albero di Natale, per capire quanto costa mantenere illuminato quest’ultimo durante le feste.

Considerando l’utilizzo di un filo luminoso da 500 LED con potenza di 4-5 watt per un albero di Natale alto 1,8 metri, il consumo delle luci si aggira intorno a 40-50 Wh al giorno, ipotizzando di lasciare acceso il nostro albero per 10 ore.

Durante il mese delle festività natalizie, dall’8 dicembre al 7 gennaio, si ottiene un consumo totale per illuminare l’albero di 1,2-1,5 kWh, l’equivalente del consumo di un ferro da stiro utilizzato per circa un’ora e venti minuti.

Illuminare l’albero con un filo luminoso di vecchia generazione, invece, comporta un consumo elettrico di circa 40-45 kWh per l’intera festività, con un costo di circa 20-22 euro a fronte di pochi centesimi di euro al giorno delle luci a LED (si considera un prezzo medio dell’elettricità di 0,5 euro/kWh).

Le luci a LED si possono anche temporizzare attraverso degli appositi timer, una soluzione che permette di programmarne l’attivazione e lo spegnimento, rendendole ancora più efficienti.

Si tratta ad esempio dei timer elettrici con orologio meccanico e ghiera per impostare le fasce orarie, oppure dei timer elettrici digitali più avanzati con tasti e display LCD per configurare gli orari di funzionamento.

Alcuni modelli si possono anche gestire a distanza, tramite app per smartphone o perfino con i comandi vocali utilizzando uno smart speaker.

Ma quanto costa tenere acceso l’intero sistema di luci di Natale che abbiamo in casa? Come abbiamo visto, dipende dal numero e dal tipo di luci e dalle ore di utilizzo.

Ipotizzando l’utilizzo per 10 ore al giorno per un mese di una catena a LED da 5 watt per l’albero, due tubi a LED da 20 watt per la ringhiera del balcone e due cascate a LED da 2,5 watt per le finestre, si ottiene un consumo di circa 15 kWh e un costo intorno a 7,5 euro (il quale si traduce in poche decine di centesimi al giorno).

Il consumo medio delle luci di Natale in Italia

Per mantenere in funzione le luci di Natale in Italia, secondo le stime di SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale) famiglie e imprese sostengono un aumento di circa il 30% dei consumi energetici in confronto al resto dell’anno.

L’incremento è legato in parte all’uso ancora diffuso di luci di vecchia generazione, ma anche a un numero eccessivo di luci e alla mancanza di timer per temporizzare gli addobbi luminosi.

Si tratta quindi di un incremento a livello nazionale di 1.600 MWh al giorno di energia elettrica consumata per gli addobbi natalizi, che equivale a 46.400 MWh di elettricità in più nel periodo di tempo che va dall’8 dicembre alla festa dell’Epifania.

Lo studio di SIMA ha calcolato anche il costo ambientale delle luci natalizie, tenendo conto del mix energetico italiano.

Complessivamente, ogni giorno durante le feste di Natale vengono immesse nell’atmosfera circa 650 tonnellate di CO2 in più, ossia da 18.000 a 20.000 tonnellate di CO2 per l’intero periodo delle festività natalizie.

Come usare al meglio le luci di Natale per risparmiare

A questo punto vediamo come risparmiare sulle luci di Natale, con tutti i consigli utili per utilizzarle correttamente e ridurre gli sprechi energetici:

• come abbiamo visto, preferire le luci a LED rispetto alle altre sorgenti luminose;
• usare i temporizzatori per ridurre gli sprechi di energia;
• non esagerare con gli addobbi natalizi, razionalizzandone l’uso;
• per illuminare l’esterno usare le luci di Natale con pannellino solare integrato;
• sfruttare specchi e decorazioni riflettenti per ottimizzare l’effetto visivo usando meno luci.

Come conferire correttamente le vecchie luci di Natale

A questo punto avrai capito che le luci a LED rappresentano la migliore soluzione per godersi un’atmosfera luminosa natalizia senza troppi pensieri. Non a caso, dal 1° settembre 2012 le luci a incandescenza sono state messe fuori commercio nell’Unione Europea e dunque non si trovano più in vendita.

Se ancora hai in casa delle vecchie luci a incandescenza e hai finalmente deciso di passare anche tu al LED, sappi che molto probabilmente dovrai conferire le tue vecchie lampadine a incandescenza nell’indifferenziato e, in ogni caso, in base alle regole del tuo Comune.

Le luci natalizie fluorescenti a risparmio energetico, invece, sono considerati RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), quindi vanno conferiti negli appositi contenitori disponibili nei centri raccolta o negli esercizi commerciali.

I dispositivi RAEE di piccole dimensioni (fino a 25 cm) possono essere conferiti gratuitamente al negoziante senza acquistare nulla (1 contro 0), ma solo per i punti vendita con una superficie di almeno 400 mq, mentre per i negozi più piccoli la raccolta è facoltativa.

I dispositivi RAEE più grandi possono essere lasciati al negoziante gratuitamente acquistando un prodotto equivalente a quello da eliminare (1 contro 1).

Sostenibili non solo a Natale

Infine, è importante scegliere, non soltanto a Natale, una fornitura di energia elettrica conveniente con elettricità prodotta da fonti rinnovabili.

Di fondamentale importanza anche il passaggio a lampadine LED per tutta l’illuminazione degli ambienti per risparmiare sui consumi energetici in bolletta e mantenere uno stile di vita sostenibile.

Articolo pubblicato il: 01/12/2023