Quanto consuma un frigorifero e come risparmiare

Quanto consuma un frigorifero e come risparmiare

Se ne vedono ormai di ogni forma e colore, con tecnologie in grado di controllare il livello di umidità, interagire con i nostri smartphone o monitorare l’interno attraverso telecamere incorporate… magari proprio mentre si è al supermercato per fare la spesa! O, persino, fare la spesa online.  

Che tu possieda un frigo multifunzione di ultimissima generazione o un frigorifero più basilare, saprai senz’altro che si tratta di uno degli elettrodomestici più energivori della casa. Scopriamo assieme, allora, quanto consuma in media un frigorifero e in quale misura incide sui costi nella bolletta della luce.

In questo articolo troverai anche alcuni accorgimenti utili per risparmiare energia in modo da alleggerire la bolletta e ridurre il tuo impatto ambientale.

Cosa incide sul consumo di un frigorifero?

Il consumo di un frigorifero è determinato principalmente da:

  • dimensioni: più grande è il frigorifero e maggiori saranno i consumi di elettricità per raffreddare l’aria all’interno del frigo;

  • potenza: il consumo di energia elettrica riportato sull’etichetta del prodotto;

  • efficienza energetica: a parità di dimensioni e potenza alcuni frigoriferi consumano meno energia grazie a tecnologie di risparmio energetico;

  • temperatura impostata: la regolazione del termostato tramite la classica manopola o il display digitale per i frigoriferi più moderni;

  • posizionamento: se il frigo è installato vicino a fonti di calore, senza un adeguato distacco dalle pareti o in ambienti poco ventilati, tende a surriscaldarsi e consumare più elettricità;

  • condizioni ambientali esterne: i frigoriferi tendono a consumare di più in estate quando la variazione di temperatura tra l’esterno e l’interno della casa è maggiore;

  • anni di utilizzo: dopo un certo periodo di tempo il frigo perde efficienza a causa dell’usura delle componenti;

  • modalità di utilizzo: alcuni comportamenti sbagliati possono far aumentare i consumi, come un riempimento eccessivo degli scompartimenti o il posizionamento dei cibi davanti alle griglie di aereazione.

Quanto consuma un frigorifero?

Vediamo a questo punto quanti kW consuma un frigorifero, considerando che questo elettrodomestico rimane sempre acceso, funzionando 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno.

La maggior parte dei modelli in commercio per uso domestico ha una potenza compresa tra 100 e 300 watt, con un consumo di energia elettrica di circa 100-240 watt all’ora.

Tuttavia, il consumo elettrico non è costante ma cambia in funzione di alcuni fattori, tra cui il numero delle volte in cui viene aperto lo sportello e per quanto tempo, le temperature ambientali e il numero di accensioni del compressore per il raffreddamento dell’aria interna.

Secondo l’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, il consumo medio di un frigorifero a libera installazione da 300 litri (200 litri per il comparto frigo e 100 litri per il congelatore) può andare da meno di 138 kWh l’anno per i modelli della migliore classe energetica fino a oltre 687 kWh l’anno per un frigo della poco efficiente.

Da questi dati possiamo desumere quanto consuma un frigorifero al giorno in media, ottenendo un dispendio di energia elettrica giornaliero indicativo da meno di 378 a oltre 1.882 watt all’ora.

Si tratta di un range di consumo molto ampio, per questo motivo è importante mantenere sotto controllo l’impatto energetico del frigorifero e provare ad utilizzarlo nel migliore dei modi, seguendo alcuni accorgimenti.

Come ridurre i consumi di un frigorifero

Per diminuire i consumi in bolletta che dipendono dal frigorifero bisogna innanzitutto scegliere un modello ad alta efficienza energetica, valutando l’acquisto di un frigorifero di classe energetica superiore.

Inoltre, è bene scegliere un frigorifero adatto alle proprie esigenze, analizzando con attenzione dimensioni, capacità, capienza e disposizione dei vani frigo e congelatore, installazione libera o a incasso.

Un altro accorgimento efficace è il corretto utilizzo, organizzando bene i prodotti all’interno degli scompartimenti, anche per una migliore conservazione e un minor spreco alimentare.

Non tutti, infatti, sanno che i nostri frigoriferi sono divisi in zone e ciascuna ha una temperatura diversa. Se non sai quali siano, controlla le zone di temperatura sul libretto di istruzioni e verifica sulle etichette dei prodotti alimentari la temperatura di conservazione.

Nella zona fredda è bene conservare i prodotti crudi come carne, pesce, crostacei, latticini e formaggi. La temperatura varia tra i 2 e i 4°C e il cibo si conserva fino a 3 giorni. Di solito, a seconda del modello di frigorifero, la zona più fredda si trova in alto o in basso.

Nella zona intermedia, invece, si mettono di solito i piatti già cotti, quindi avanzi, le preparazioni cotte o precotte e i dolci. Questa zona conserva il cibo fino a 5 giorni a una temperatura compresa tra 5 e 7°C.

C’è poi la porta del frigo che è sempre la zona moderata: i vari ripiani della porta sono fatti per contenere burro, condimenti e bevande aperte.

Infine, naturalmente, ci sono i cassetti pensati per contenere frutta, verdura oppure i formaggi. La temperatura media dei cassetti va dagli 8° ai 10° e permette di conservare il cibo per 4-5 giorni. 

Al di là della disposizione dei cibi secondo zone di temperatura, è importantissimo non inserire alimenti ancora caldi.

Anche l’installazione ha la sua importanza: posizionare il frigo ad almeno 5-6 cm dalle pareti, preferibilmente in una zona della cucina ben ventilata e fresca anche in estate, ad ogni modo lontano da fonti di calore come il forno e le finestre.

Il frigorifero richiede anche un’adeguata manutenzione per evitare aumenti dei consumi, soprattutto dopo qualche anno quando alcuni componenti, come guarnizioni delle porte, bobine di raffreddamento e condensatori, possono iniziare a usurarsi e non funzionare più come dovrebbero. Per prevenire e rallentare l’usura, è bene non sottovalutare la pulizia periodica di queste parti.

È importante anche regolare bene la temperatura interna, considerando che i valori ideali sono di 5°C per il comparto frigo e -18°C per il congelatore. Se non riesci a capire quale sia la temperatura del tuo frigo, eccoti un consiglio pratico: metti un termometro in un bicchiere d’acqua per circa 30 minuti nella parte più fredda del frigorifero. Poi controlla che la temperatura sia tra 0 e 4°C. Se non lo è, regola il termostato di conseguenza.

Infine, un accorgimento che tutti conosciamo, ma che vale assolutamente la pena ripetere: evita di lasciare la porta aperta inutilmente e richiudila sempre il prima possibile.

Articolo pubblicato il: 13/03/2024