Alimentazione e ambiente: scegliere cosa mangiare fa la differenza

Alimentazione e ambiente: scegliere cosa mangiare fa la differenza

Oggi siamo tutti sempre più attenti ad avere uno stile di vita sostenibile, cercando di compiere scelte più consapevoli, ad esempio negli spostamenti e nel consumo energetico . Ma quanti di noi sono davvero certi di avere buone abitudini alimentari?

Il rapporto tra tutto ciò che riguarda la nostra alimentazione e l’ambiente che ci circonda è più stretto di quello che si possa pensare. Dalla conduzione dei terreni agricoli, al trasporto, all’imballaggio, per arrivare alle nostre tavole. Basti pensare che un quarto delle emissioni mondiali di gas serra proviene proprio dalla produzione di cibo.

Lo stretto legame tra alimentazione e ambiente

Si sa che cibo e ambiente sono strettamente interconnessi, ma le nostre abitudini alimentari non sono davvero ottimali, a partire dalla nostra spesa fino a tavola. Secondo la FAO, infatti, il 14% della produzione alimentare va perduta a causa degli inconvenienti incorsi nella gestione della catena di distribuzione.

Pensiamo solo che in Italia, ogni persona, spreca 27,5 kg di cibo all’anno. Lo spreco alimentare non è solo un tema etico, ma costituisce un fenomeno che ha un impatto molto dannoso sull’ambiente, l’economia e la società a livello globale.

Ognuno di noi può fare la propria parte per trasformare le nostre abitudini e le forme di consumo, le tecniche di produzione e delle filiere agricole. Intraprendere la via per un’alimentazione più corretta non vuol dire solo limitare prodotti dal packaging voluminoso, limitare il food delivery o acquistare unicamente cibo a km0, ma si tratta anche di riconoscere il lavoro di agricoltori e allevatori, e garantire il benessere degli animali.
 

Alimentazione e ambiente: consigli per una spesa sostenibile

Tra gli alimenti più amati da adulti e bambini ci sono indubbiamente carne rossa e bianca, dolci, formaggi, pesce e uova. Eppure, sono alimenti di cui bisognerebbe limitare il consumo: anche se ricchi di nutrienti, sono prodotti ad elevata impronta di carbonio.

Produrre 1 kg di carne bovina emette infatti 60 kg di gas serra, a fronte, ad esempio, di 1 Kg di piselli che ne emette solo 1 Kg. È chiaro che il consumo della carne ha un impatto maggiore sull’ambiente, rispetto a un’alimentazione più centrata sulle verdure. Una scelta più sostenibile è quella di ridurre il consumo di carne, così come i prodotti lattiero-caseari che sono molto impattanti, a partire dalla loro lavorazione.

Importante fare attenzione alle etichette dei prodotti, soprattutto di quelli esotici che vengono importati per via aerea. Pensiamo al mango che arriva dal Brasile, all’ananas del Costa Rica, all’avocado tanto di moda, che proviene spesso da Perù e Israele. Prestare attenzione a queste piccole accortezze può fare la differenza quando si parla di alimentazione e ambiente. I benefici sono molteplici, non solo per la propria salute, ma anche per quella del pianeta in cui viviamo.

E il packaging? Non va dimenticato l'impatto delle confezioni e degli imballaggi fatti di materiali inquinanti e difficili da smaltire come plastica, che include il polistirolo, etc. Per quanto possibile, l’ideale sarebbe acquistare prodotti sfusi nei mercati, nei negozi attrezzati allo scopo (sempre più numerosi), oppure nei supermarket più green. Meglio evitare frutta e verdura già confezionata o gli alimenti che prevedono doppi imballaggi con molteplici materiali.

Stesso discorso per una nuova forma di consumo che riguarda tutti: il food delivery, che ha fatto schizzare alle stelle l’utilizzo di packaging.
 

Cibo e ambiente: alcune accortezze in cucina

Anche in cucina è bene avere alcune buone abitudini, alimentari e non, per eliminare gli sprechi. È sempre utile, per esempio, fare attenzione alla quantità del cibo che produciamo per evitare di buttarlo. Piccola accortezza ecologica, ma anche economica.

Altro consiglio? Avere cura del proprio cibo, senza considerarlo un prodotto usa e getta, a prescindere dal costo, poiché esso implica un lavoro agricolo e di produzione, di trasformazione e un servizio di logistica. Anche la conservazione corretta è importante, a cominciare dai prodotti più deperibili come latte, latticini, salse, carne, che non devono restare a temperatura ambiente per più di un’ora.

9 consigli per curare l'alimentazione, e l'ambiente ringrazia!

Consumare meno cibo, sprecare meno alimenti e privilegiare nelle nostre scelte i prodotti vegetali: sono le tre regole fondamentali che deve seguire chi intende avere delle abitudini alimentari più sostenibili. Ma vediamo assieme tutti i 9 consigli utili

1.    Compra local: cibi freschi, prodotti tipici del luogo e a filiera corta, per ridurre le emissioni dovute al trasporto e sostenere anche l’economia locale.
2.    Mangia prodotti di stagione. Frutta e verdura di stagione hanno un minore impatto ambientale. Seguire la stagione vuol dire anche maggiore varietà: tutta salute!
3.    Limita la carne. In tema alimentazione e ambiente, è l'indicazione ormai più diffusa: limitarne le porzioni – anche per una questione di salute – e meno volte alla settimana. Quando mangiamo carne, meglio scegliere quella prodotta con zootecnia tradizionale e biologica. Inoltre, ricordiamoci che i legumi sono un validissimo sostituto.
4.    Pesce pescato e di stagione. Meglio pesce pescato (occhio anche alle tecniche di pesca!) piuttosto che di acquacoltura. Considera che anche il pesce ha la propria stagionalità.
5.    Riduci gli sprechi. Non solo perché costa e ci sono persone che non riescono a sfarmarsi! Tieni presente che lo spreco riguarda tutte le risorse che sono servite per far arrivare quel cibo sulla tua tavola.
6.    Meglio bio. Bio vuol dire spesso cibo più sano, saporito e con minor impatto ambientale. 
7.    Meno imballaggi: sì agli sfusi e alla spina! Il 40% dei rifiuti degli italiani è costituito da imballaggi. Se possibile, meglio i prodotti sfusi o alla spina, anche se nel nostro Paese non è ancora così semplice fare questa scelta.
8.    Basta bottiglie di plastica, scegli l’acqua del rubinetto. L’acqua in bottiglia è il principale esempio di comportamento poco sostenibile. Se tuteliamo le falde acquifere possiamo avere la migliore acqua direttamente dai nostri rubinetti. Sì, quindi, a borracce e bottiglie riutilizzabili.
9.    Zero sprechi anche ai fornelli. Le ricette con gli avanzi sono un must, ma anche il corretto uso dei fornelli può aiutare a non bruciare troppe risorse. Qualche esempio? Cuocere più cose allo stesso tempo in forno, utilizzare sempre i coperchi per ridurre tempo di cottura ed energia, regolare la fiamma in modo che non vada inutilmente oltre ai bordi della padella.

CiboAmico: il progetto di Gruppo Hera in collaborazione con Last Minute Market

La stretta correlazione tra alimentazione e ambiente è un tema sempre più centrale, per persone e imprese. Per questa ragione, dal 2009 il Gruppo Hera si impegna nella riduzione dello spreco alimentare, recuperando i pasti preparati e non consumati all'interno delle proprie mense aziendali con il progetto CiboAmico.

Questi pasti vengono raccolti e donati a 5 enti no profit che danno ospitalità e assistono quotidianamente persone fragili e in condizioni di difficoltà. In questo modo, trasformiamo le eccedenze in una risorsa per i più bisognosi ed evitiamo lo spreco di acqua ed energia impiegata nella produzione dei pasti.

Dal 2009, abbiamo recuperato ben 125.000 pasti, equivalenti a 55 tonnellate di rifiuti evitati e a 3,9 tonnellate di alimenti non venduti e riutilizzati. Questo progetto rappresenta per noi un'azione concreta per favorire lo sviluppo dell'economia circolare, mettendo in relazione tra loro diverse realtà del territorio e rivolgendo un aiuto concreto a chi ne ha più bisogno.

Articolo pubblicato il: 07/02/2024