Climatizzazione, il vademecum per una scelta sostenibile

Climatizzazione, il vademecum per una scelta sostenibile

Con l'aumento delle temperature a livello globale e con le ondate di calore che diventano sempre più forti, l’aria condizionata è la risposta immediata più ovvia. Secondo un rapporto dell’Agenzia internazionale dell’energia, nel 2050 ci saranno circa 5,6 miliardi di condizionatori nel mondo. In pratica triplicherà il fabbisogno energetico degli impianti di climatizzazione, con un consumo elettrico complessivo equivalente a quello attuale di Europa, Stati Uniti e Giappone.

Secondo il citato rapporto, la crescente domanda di raffreddamento è "uno dei problemi energetici più critici del nostro tempo". La prima risposta possibile è migliorare l'efficienza dei condizionatori d'aria e dell’utilizzo che ne facciamo. Ecco alcuni consigli e accorgimenti per poter orientare la nostra scelta in un’ottica green.

Utilizzare il climatizzatore anche come fonte di riscaldamento

Lo sa bene chi vive in zone afose e umide quanto è difficile resistere nei terribili mesi estivi senza un ambiente domestico e lavorativo climatizzato. Per poi passare nei mesi invernali a combattere il freddo con termosifoni o stufe elettriche. E se si potesse usare il climatizzatore come pompa di calore?

Rispetto al classico condizionatore, il climatizzatore consente di gestire e controllare anche il livello di umidità presente in una stanza e scegliere la temperatura desiderata. Inoltre, come dicevamo, un climatizzatore può essere utilizzato come pompa di calore con una resa spesso maggiore rispetto ad un sistema di riscaldamento tradizionale, consumando meno energia. Ciò consente, tra l’altro, di far fronte all’impossibilità di accendere il riscaldamento prima del periodo stabilito per legge.

Valutare la potenza dell’impianto

Se stai pensando di acquistare un nuovo climatizzatore o cambiare quello che hai già, è importante tenere in conto le esigenze del tuo ambiente, le caratteristiche strutturali, le sue dimensioni e valutare, di conseguenza, la potenza dell’impianto più adatto per il raffrescamento. 
Uno dei parametri da seguire è il BTU (British Thermal Unit) di potenza. Tra i fattori da considerare per ottenere il comfort termico ottimale e una migliore qualità dell'aria con il minimo consumo di energia abbiamo: 

•    le dimensioni della stanza e la sua esposizione
•    la presenza di altri elettrodomestici e fonti di calore
•    l’isolamento degli infissi
•    la presenza di facciate e coperture coibentate

La scelta della classe energetica

Come saprai, ogni climatizzatore in commercio deve mostrare chiaramente la propria classe energetica di riferimento in una chiara indicazione. Come consiglia anche l’ENEA, la scelta del modello è una chiave per ridurre i consumi ed evitare spiacevoli sorprese in bolletta. 

Indipendentemente dalla tecnologia, i climatizzatori con classe energetica superiore ad A sono sempre la scelta migliore: non solo consumano molto meno, ma riducono anche le emissioni di CO2 in atmosfera. Ricordati di esaminare l’etichetta energetica del tuo climatizzatore per conoscere i valori di consumo in kWh e valutare il rumore dell’apparecchio, soprattutto se andrà installato in stanze come la camera da letto.

L'importanza e la comodità degli optional

La tecnologia va sempre più avanti e anche nell’acquisto di un climatizzatore, la scelta degli optional di nuova generazione diventa fondamentale per arrivare ad una migliore riqualificazione energetica dell’apparecchio e per tenere sotto controllo i consumi di energia. In questo senso, si rivela molto utile la tecnologia inverter, che permette al motore principale di lavorare al minimo una volta raggiunta la temperatura desiderata, evitando così inutili sprechi di risorse.

Un altro modo per ottenere un impianto più efficiente è quello di congiungere più split ad uno stesso motore esterno e di avere un timer per regolare accensione e spegnimento dell’apparecchio, da gestire anche a distanza tramite wi-fi per smartphone e dispositivi mobili.

Alcune mosse per abbattere i consumi dei climatizzatori

Ci sono, poi, alcune semplici accortezze che contribuiscono a farci guadagnare in salute e risparmiare sulla bolletta.

•    È bene sfruttare al meglio tutte le funzioni disponibili del nostro apparecchio. Durante la notte è consigliabile attivare la modalità sleep, mentre di giorno optare il più possibile per il programma di deumidificazione: spesso è sufficiente per creare una condizione termica ottimale nella stanza.
•    Se possibile, facciamo in modo che la differenza tra temperatura interna ed esterna non superi i 5/6 gradi. Considerando che la temperatura ideale per il benessere fisiologico è compresa tra i 25° e i 27°, in caso di temperature esterne molto elevate sarà necessario aumentare il divario affinché il condizionatore possa raffrescare l’ambiente. In questi casi, la funzione deumidificatore del tuo condizionatore è un’ottima alleata, poiché che ti consente di abbassare la temperatura percepita senza raffreddare eccessivamente l’ambiente.  
•    Importante non disperdere l’aria fredda prodotta dal condizionatore: tenere finestre e porte chiuse e utilizzare tende e tapparelle per riparare l’ambiente dal calore del sole.
•    È consigliabile procedere a una costante manutenzione e pulizia dei filtri: quando sono sporchi il condizionatore consuma di più e i batteri si diffondono nell’aria. Per completare la pulizia, si raccomanda di intervenire anche sull’unità esterna dell’apparecchio, procedendo alla rimozione di polvere e detriti. Se il climatizzatore è collocato in un punto difficile da raggiungere, è preferibile affidarsi all’assistenza.

Articolo pubblicato il: 05/07/2022