Bonus caldaia 2024: come funziona e requisiti
Bonus caldaia 2024: come funziona e requisiti per ottenerlo
Il “bonus caldaia” è arrivato alla fine? Sembra di sì, perché dal 2025, a seguito dell’approvazione della direttiva europea Case green dello scorso marzo, il Governo dovrà stoppare qualsiasi bonus per le installazioni di caldaie a gas.
Il 2024, quindi, sarà l’ultimo anno per beneficiare di questo incentivo, nato per incoraggiare il passaggio a sistemi di riscaldamento più sostenibili e a basso consumo rispetto alle tradizionali caldaie.
In questo articolo, esploreremo nel dettaglio il funzionamento del “bonus caldaia” 2024 e capiremo assieme quali sono i requisiti per potervi accedere.
Stop ai bonus per l'acquisto di caldaie a gas dal 2025
Le agevolazioni per l'acquisto di una caldaia nel 2024 sono l'ultima opportunità da cogliere in extremis per chi ha la necessità di rinnovare il proprio sistema di riscaldamento, sostituendo una vecchia caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione.
La direttiva europea Case green approvata lo scorso marzo prevede, infatti, che dal 2025 gli Stati membri interrompano gli incentivi per l’acquisto di caldaie alimentate esclusivamente con combustibili fossili, come quelle a gas.
Ciò significa che c’è tempo soltanto fino al 31 dicembre 2024 per sfruttare il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus per le caldaie a condensazione, che consentono di detrarre dalle tasse in 10 anni il 50% o il 65% delle spese per acquisto e installazione della caldaia e di risparmiare, quindi, in modo significativo sul costo della caldaia e sui lavori di installazione. Non è più valida invece la modalità dello sconto in fattura.
Bonus Ristrutturazione ed Ecobonus: che differenze ci sono?
Nel dettaglio, quando si parla di “bonus caldaia” per le abitazioni singole si intendono due principali tipologie di bonus:
1. Bonus Ristrutturazione al 50%: permette di includere la sostituzione della caldaia nella manutenzione straordinaria della casa, con una detrazione del 50%. Questo incentivo è valido anche se non si installano sistemi di termoregolazione avanzati e può essere abbinato al Bonus Mobili.
2. Ecobonus al 65%: si applica alle spese di sostituzione di impianti esistenti con caldaie a condensazione che siano almeno di classe A e dotate di sistemi di termoregolazione avanzati o domotica.
Come detto, queste agevolazioni rimarranno in vigore soltanto fino al 31 dicembre 2024.
Esistono poi ulteriori bonus, validi in casi particolari:
• Bonus caldaie 70%: noto anche come Superbonus, è un'agevolazione fiscale che consente di ottenere una detrazione del 70% per la sostituzione dell'impianto termico condominiale. Questo beneficio si applica agli interventi sulle parti comuni degli edifici, mirati alla sostituzione degli impianti di riscaldamento esistenti con sistemi centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione. I nuovi impianti devono avere un'efficienza almeno pari alla classe energetica A. Il Superbonus può essere usufruito solamente come detrazione dall'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) in un arco di tempo di 4 anni. Questa agevolazione sarà valida fino al 31 dicembre 2024, mentre dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 la detrazione sarà ridotta al 65%.
• Bonus caldaie e lavori antisismici fino all’85%: è un'altra opzione dedicata ai condomini situati nelle zone a rischio sismico 1, 2 o 3. Gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali, volti sia a ridurre il rischio sismico che a migliorare l'efficienza energetica, godono di una detrazione fiscale dell'80% se portano alla riduzione di almeno una classe di rischio sismico, e dell'85% se portano alla riduzione di due classi di rischio sismico. Queste spese possono essere detratte in 10 anni e l'incentivo sarà valido fino al 31 dicembre 2024.
Come accedere al bonus caldaia 2024
Per poter accedere al "bonus caldaia 2024", è essenziale soddisfare alcuni requisiti specifici. Questa agevolazione è aperta a tutti i proprietari di immobili che abbiano eseguito lavori di sostituzione di una vecchia caldaia, optando per un prodotto di nuova generazione come le caldaie a condensazione. Inoltre, anche coloro che godono di un reale diritto sull'abitazione, per esempio gli inquilini in caso di locazione, possono beneficiare di questo incentivo.
Inoltre, ci sono requisiti preliminari da soddisfare per presentare la domanda di bonus caldaia:
- Sostituire parzialmente o integralmente impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione con un'efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d'ambiente superiore al 90%. Avere una caldaia a condensazione con un’efficienza superiore al 90% significa che, dal 100% dell’energia prodotta, la caldaia genererà una quantità di calore con una dispersione inferiore al 10%.
- Sostituire parzialmente o integralmente impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e installare contemporaneamente sistemi di termoregolazione avanzati. Si tratta di sistemi intelligenti dotati di sensori per il monitoraggio di temperatura, umidità e altri parametri ambientali, al fine di regolare automaticamente il funzionamento di riscaldamento, raffreddamento e ventilazione. Spesso sono integrati con sistemi domotici o edifici intelligenti per ottimizzare il comfort e il risparmio energetico.
Infine, per accedere al bonus, è necessario produrre la documentazione adeguata e verificabile dei costi sostenuti per la sostituzione della caldaia ed effettuare pagamenti tracciabili, per esempio tramite bonifici bancari, carte di credito o bancomat, mentre i contanti non sono ammessi.
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Le agevolazioni fiscali, come il Bonus Caldaia, rendono ancora più conveniente la sua adozione.
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Articolo pubblicato il: 09/04/2024
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