Il futuro dell’eolico è in alto mare aperto

Il futuro dell’eolico è in alto mare aperto

Il futuro sta nelle energie rinnovabili. Lo conferma l’ultimo rapporto dell’IEA, secondo cui nei prossimi 5 anni l’utilizzo di fonti pulite continuerà ad aumentare in modo impetuoso, segnando addirittura un +27% nei consumi nel 2025. La crescita è trainata nel settore dei trasporti dalle bioenergie (biocarburanti come la biobenzina e il biodiesel e biocombustibili come il biometano) e in quello dell’elettricità da fotovoltaico, idroelettrico ed eolico, con quest’ultimo in netto sviluppo.

Secondo le statistiche pubblicate da WindEurope, nel 2018 la produzione eolica ha fornito complessivamente il 14% dell’elettricità dell’UE (+2% rispetto al 2017): un dato estremamente positivo, dovuto anche all’incremento degli investimenti nei parchi off-shore, realizzati cioè in mare aperto.

Come Floatgen, un sistema di turbine eoliche galleggianti installato a 22 chilometri al largo di Le Croisic (costa atlantica della Loira) in Francia, e operativo dallo scorso settembre. L’impianto può soddisfare il fabbisogno di appena 5mila famiglie, ma l’obiettivo dell’operazione francese non è affatto commerciale: «Vogliamo dimostrare al mondo che l’eolico galleggiante è fattibile e fruttuoso», ha affermato Paul de la Guérivière, CEO di Idéol, l’azienda che ha lavorato alla realizzazione della piattaforma.

L’eolico off-shore è effettivamente una delle fonti più promettenti di energia rinnovabile, specialmente in Paesi con poca disponibilità di acque basse. I vantaggi di queste turbine sono sostanziali: non hanno vincoli di profondità grazie a un sistema d’ancoraggio al fondale basato su cavi. E poi sfruttano i forti venti che soffiano a chilometri di distanza dalla terraferma senza alcun impatto visivo sulla riva.

In futuro è dunque prevedibile che la maggior parte dell’energia eolica passi al largo di mari e oceani. Anche in Italia si sta lavorando al primo parco eolico galleggiante: sorgerà lungo le banchine e il molo del porto di Taranto, con profondità dei fondali tra i 4 e i 18 metri. Il progetto, finanziato con oltre 82 milioni di euro, prevede l’installazione di 10 turbine eoliche da 3 MW, che dovrebbero arrivare a produrre annualmente circa 80 GWh di energia sostenibile. L’inaugurazione è attesa per il 2020.

Articolo pubblicato il: 05/12/2019