SCART: trasformare i rifiuti in opere d’arte

SCART: il progetto del Gruppo Hera che trasforma i rifiuti in opere d’arte

Si chiama SCART, il lato bello e utile del rifiuto ed è il linguaggio con cui il Gruppo Hera da 25 anni, comunica l’importanza del riciclo, del recupero e, più in generale, dell’uso consapevole delle risorse, attraverso l’arte. SCART, infatti, è il progetto artistico e di comunicazione del Gruppo Hera, che trasforma i rifiuti industriali in opere d’arte, grazie alle partnership con artisti e alcune fra le più importanti Accademie di belle Arti italiane, fra cui quelle di Milano-Brera, Firenze, Bologna, Ravenna e Carrara. 

Come funziona il progetto SCART

Nei laboratori e nelle materioteche SCART i rifiuti prendono la forma di oggetti e complementi d’arredo, di quadri, di scenografie teatrali o abiti di scena, ad esempio. Oppure di statue umane o animali, giocattoli, strumenti musicali, in un elenco che potrebbe continuare a lungo. Insomma, tutto ciò che dagli scarti può nascere grazie alla fantasia e alla visione dell’occhio umano. Occhi (e mani) capaci di intravedere il bello oltre ogni apparenza e di allungare la vita degli oggetti potenzialmente all’infinito, proprio grazie alla loro trasformazione in opere d’arte. 

Ritagli di pelle, schede sim, bottoni, cavi elettrici, cerniere, pulper da macero, flaconi, rottami d’auto, copertoni, lampadine, montature per occhiali: non è davvero possibile elencare tutti i materiali che nei laboratori SCART hanno dato vita, ad esempio, a quadri di star come Marylin Monroe, Salvador Dalì o John Lennon. O a statue gigantesche come quella dedicata a Federico Fellini (per i 100 anni dalla nascita) o quelle dedicate a creature marine come sardoni, capodogli o delfini.

In un quarto di secolo di attività sono state accumulate oltre 1.000 opere, tutte conservate nell’archivio SCART ed esposte in decine di mostre in tutto il Paese, sempre aperte gratuitamente al pubblico. E oggi la rete SCART coinvolge oltre 300 giovani artisti, designer e architetti.

Le opere d’arte SCART

Le opere SCART sono spesso protagoniste di progetti artistici di rilievo nazionale e internazionale. In quest’ambito, ad esempio, costumi di scena e scenografie firmate SCART sono ogni anno protagoniste del concerto di Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio di Lajatico. 

Nel 2018 per il tour di Laura Pausini e Biagio Antonacci è stato allestito un doppio pianoforte con i ritratti SCART (realizzati cioè con materiali di scarto) dei due artisti. Numerose poi le collaborazioni televisive. Oltre a Ci vuole un fiore e Viva Rai2! le opere SCART sono salite sul palco dell’Ariston nel 2021 in occasione del Festival di Sanremo e hanno fatto parte dell’allestimento della presentazione del palinsesto Rai 2022/2023 al Superstudio Maxi di Milano. 
Di grande rilievo anche la mostra SCART Sguardi sul cinema, portata al Lido di Venezia nel corso dell’ottantesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica del 2023 e focalizzata sui ritratti delle più note star italiane della macchina da presa. 

Articolo pubblicato il: 24/10/2023