Come si difendono le piante?

Come si difendono le piante?

Proprio come gli animali, anche le piante si proteggono dagli attacchi dei predatori grazie a delle furbe strategie difensive. Scopri in questo articolo come le piante si difendono dai bruchi e da altri parassiti.

La strategia difensiva della rosa

Come si difende la rosa dagli esseri viventi che la scelgono come preda? E quanti sono i predatori delle rose? Esiste una scienza, chiamata rodologia, che studia unicamente la bellissima rosa e ci svela molte cose interessanti. La rosa usa le spine per difendersi dai grandi erbivori. Le sue foglie hanno I bordi dentellati per proteggerla invece dai bruchi degli argidi, insetti erbivori molto dannosi. La dentellatura delle foglie serve a interrompere costantemente l’attività trofica (l’atto di cibarsi). Il bruco dopo avere consumato completamente il dente della foglia deve interrompersi perché incontra uno spazio vuoto e perde un sacco di tempo per riorganizzarsi. Le probabilità che un predatore passi da quelle parti e se lo mangi aumentano come le possibilità di liberazione della rosa dai suoi nemici. La rosa, come tante altre piante, si difende e lo fa benissimo: quando è assediata dai pidocchi delle piante emette una sostanza odorosa, chiamata SOS, capace di richiamare i nemici di questi insetti parassiti, tra i quali le coccinelle.

Quali parassiti insidiano il limone, regalo di nozze per gli dèi?

Secondo il pensiero dei Greci, per celebrare le nozze tra Giove e Giunone la terra fece sbocciare dei fiori bellissimi e spuntare frutti aspri ma benèfici. Così è nato il limone, agrume buonissimo coltivato fin dall’antichità e che ben si adatta alla coltivazione in vaso. In realtà, l’origine di questa pianta è incerta anche se sembra sia comparsa in Cina. Attenzione però, anche il noto agrume ha un nemico giurato: la cocciniglia. Questo insetto, pur particolarmente insidioso, si può debellare. Durante l’inverno si cosparge la pianta colpita con l’olio bianco, una sostanza minerale non tossica. Prima però è necessario diluirlo ponendone 20 ml per ogni litro di acqua. Il risultato sarà un angolo verde profumato, colorato e privo di sostanze inquinanti!

Piante: come si difendono dai nemici

Arance Navel e api: attrazione vitale

L’arancia Navel è la varietà di arance più diffusa al mondo. Dato che i suoi frutti non hanno i semi, la pianta deve essere necessariamente moltiplicata per via vegetativa (in pratica si preleva un pezzetto di vegetale per dare origine a una nuova pianta). Ebbene, tutte le arance Navel derivano da un piccolo getto di un albero che cresceva a San Salvador di Bahia (Brasile) all’inizio dell’Ottocento. Venne portato verso la metà dell’Ottocento da un viaggiatore portoghese da San Salvador de Bahia in California. Dai suoi getti sorse la prima immensa industria di arance. Uno dei monumenti nazionali della California è un albero. Si tratta del primo arancio Navel coltivato nello stato americano. I fiori bianchi degli agrumi, le famose “zagare”, bianchi ai nostri occhi, risplendono in realtà con una brillante color “ultravioletto”, che noi non percepiamo ma è il colore preferito delle api.

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Articolo pubblicato il: 04/05/2021