Smaltire le Lampadine fulminate | Hera
“Le fulminate”: il destino delle lampadine esauste
L’illuminazione rende la nostra vita più facile e sicura. Relazioni e attività umane sono intimamente connesse alla luce e i numeri lo confermano: 130 milioni di lampadine vendute ogni anno.
C’è però un modo per acquistarne di meno e risparmiare soldi ed energia: scegliere le lampade al LED, che hanno una durata di molto superiore a quella delle alogene (25.000 ore di accensione a fronte di 1.000) e riducono i consumi fino all’80% rispetto agli altri tipi di lampadine.
Anche il LED, però, prima o poi termina. Sai come smaltire correttamente le tue lampadine esauste? La legge definisce tutti i rifiuti luminosi RAEE, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, e li suddivide in:
- R4 (apparecchi di illuminazione, dispositivi elettronici e piccoli elettrodomestici)
- R5 (sorgenti luminose)
Ecco cosa bisogna fare e non fare con “le fulminate”:
1. Le lampadine esauste non vanno mai buttate nella raccolta del vetro, tanto meno nell’indifferenziata.
2. Solo le lampadine alogene e le lampadine a incandescenza non sono riciclabili; per il loro smaltimento bisogna verificare cosa prevedono i Comuni di appartenenza.
3. Tutte le altre lampadine, tubi e LED, lampade fluorescenti e a basso consumo, vanno gettate nei cassonetti RAEE (raggruppamento R5).
4. Le lampade fluorescenti vanno maneggiate con cautela: contengono infatti mercurio, una sostanza pericolosa per uomo e ambiente.
5. Gli apparecchi luminosi come torce, lampade e abat-jour obsoleti o non più funzionanti vanno invece riposti nei cassonetti RAEE di tipo R4, così come i dispositivi informatici e i piccoli elettrodomestici.
Dove si trovano i contenitori RAEE
Normalmente nei centri di raccolta o isole ecologiche comunali. La legge dice che puoi portare le tue lampadine anche nei grandi negozi di elettronica, obbligate a ritirarle gratuitamente.
In Italia si raccolgono annualmente circa 5,95 kg di RAEE per abitante (dati Centro di Coordinamento RAEE), ma non è abbastanza. Alcuni Paesi europei ben più piccoli del nostro arrivano a 8 kg, Svizzera e Norvegia addirittura a 15. Dai Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche si possono recuperare tonnellate di ferro, plastica, alluminio, rame e vetro che diventano materia prima da rigenerare, seguendo il paradigma dell’economia circolare.
Articolo pubblicato il: 03/07/2024