Conguagli del gas: cosa sono e quando arrivano

Conguagli del gas: cosa sono e come funzionano?

Capita spesso a molti di noi di ricevere bollette di conguaglio relative alla fornitura di gas. Ma di cosa si tratta? In pratica, sono le bollette che vengono emesse a seguito di un confronto tra la quantità di gas che è stata effettivamente consumata e la quantità che, invece, è stata fatturata e pagata in un dato periodo. 

Questo confronto, naturalmente, può avere segno positivo o negativo: può generare, cioè, un rimborso nel caso in cui il cliente abbia pagato per un quantitativo superiore a quello effettivamente consumato o può generare un importo da pagare nel caso il cliente abbia consumato di più rispetto alle quantità fatturate sino a quel momento. 

Il conguaglio può avvenire in corso di contratto o alla fine del contratto di fornitura; in questo secondo caso rientra nella cosiddetta "Fattura di chiusura".  Ma perché esiste il meccanismo del conguaglio del gas? Si tratta di una motivazione tecnica, relativa alla tecnologia dei contatori, cioè degli apparecchi di misurazione dei consumi. Infatti, per quanto riguarda la fornitura di gas, l’acquisizione della lettura dei consumi da remoto non è disponibile ovunque, ma soltanto su parte del territorio italiano. Di conseguenza, in assenza di un contatore teleletto di ultima generazione, il fornitore di gas non conosce in tempo reale il quantitativo di gas consumato da ciascun cliente. 

Perché si ricorre al metodo del conguaglio?

Come anticipato, nel settore dell’energia elettrica, già da diversi anni sono stati installati contatori elettronici che consentono la lettura del consumo energetico in maniera facilitata e a distanza. I più innovativi rilevano e comunicano giornalmente i dati di lettura ai fornitori che emettono la bolletta. I contatori di ultima generazione, poi, i cosiddetti contatori 2g, sono in grado, persino, di rilevare i dati orari e quart’orari.

Al contrario, questo non è ancora possibile in maniera diffusa e capillare per quanto riguarda la fornitura di gas, motivo per il quale i distributori e le società di vendita non sempre dispongono di dati di lettura da remoto. Questo è il motivo per il quale, periodicamente, possiamo ricevere la visita di personale addetto alla lettura del contatore del gas nelle nostre abitazioni (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, infatti, stabilisce che per i contratti in regime di Tutela, il gas debba essere fatturato a consumo almeno due volte all'anno nel caso in cui il cliente utilizzi tra i 500 smc e i 5.000 smc di gas e una volta all'anno per consumi fino a 500 smc).

Più recentemente, anche i distributori di gas sono passati a tecnologie più evolute. Tuttavia, la comunicazione del dato di lettura dal distributore alle società che si occupano della fatturazione al cliente può in alcuni casi avvenire in maniera differita rispetto alla fatturazione prevista dal fornitore. In questi casi, dunque, potrebbero rimanere dei giorni di calcolo effettuati a stima. 

Se, in passato, il ricorso al sistema del conguaglio e della fatturazione a stima poteva andare incontro alle esigenze dei clienti con consumi di gas molto legati alla stagionalità, diluendo in modo “naturale” la spesa, nel tempo questa soluzione non si è dimostrata adatta e vantaggiosa per tutti: pagare in anticipo per consumi non effettuati non corrisponde necessariamente a un criterio di convenienza economica. 

I clienti, infatti, preferiscono sempre più spesso una fatturazione in linea ai propri consumi effettivi e, per questo motivo, è diventato sempre più frequente e normale effettuare periodicamente l’autolettura del contatore, comunicando i dati di consumo in un certo periodo. 
 

Conguaglio del gas

Si può evitare il conguaglio?

Sì, il conguaglio può essere evitato. Per chi preferisce ricevere bollette in linea ai propri consumi reali, la soluzione è semplice e facile da attuare: consiste nell’effettuare una periodica autolettura del contatore del gas, comunicando i dati al proprio fornitore. In questo modo la fatturazione sarà basata sui consumi effettivi, anziché su quelli stimati. Inoltre, è importante effettuare l’autolettura nelle date indicate in bolletta: per avere la garanzia che la propria autolettura venga utilizzata per la fatturazione, è bene comunicarla nell’intervallo di date suggerito. Per quanto riguarda le bollette Hera, queste date sono indicate nella stessa pagina della bolletta di sintesi, in fondo a destra. 

Per effettuare l’autolettura, Hera mette a disposizione diverse modalità: dalle più smart, attraverso i Servizi Online, l’App e la Skill Alexa My Hera, a quelle più tradizionali, come il Numero Verde con risponditore automatico. Non ti resta che scegliere quella più comoda per te!
 

Articolo pubblicato il: 20/11/2023