I vulcani: ammirati, temuti e preziosissimi per la loro energia

I vulcani: ammirati, temuti e preziosissimi per la loro energia

Il Sublime della Natura, «l’orrendo che affascina», dicevano nel Settecento del Vesuvio, uno dei vulcani più pericolosi al mondo: il vero Signore del Golfo di Napoli. Minacciosi e incantevoli allo stesso tempo, ammirati e temuti per le loro eruzioni, i vulcani rappresentano la primigenia energia della Terra. Un’energia che è anche una preziosissima risorsa.

Il calore geotermico che custodiscono nelle loro viscere rappresenta infatti una delle fonti rinnovabili più promettenti del futuro; l’AIE stima che entro il 2050 l’energia geotermica potrebbe contribuire ogni anno a quasi il 7% del consumo energetico mondiale (circa 1.400 miliardi di wattora).

L’Islanda sta sfruttando al massimo il suo enorme potenziale vulcanico. L’isola nordica trae ad oggi un quarto dell’elettricità dal calore geotermale dei suoi 30 vulcani attivi. E c’è un progetto, l’Iceland Deep Drilling Project, che sta cercando di produrne fino a dieci volte di più attraverso la costruzione di pozzi che arrivino fino a 5 km di profondità (contro i 3 di media), riuscendo ad accedere alle parti più calde e profonde del suolo terrestre, dove la temperatura raggiunge anche i 500°.

 

immagine principale vulcani

L’Italia ha tre vulcani attivi: l’Etna, il Vesuvio e lo Stromboli. Tutti hanno un sistema geotermico associato, ovvero acqua calda e gas nel sottosuolo, e tutti potrebbero essere sfruttati per la produzione di energia geotermica. L’elevata attività sismica del nostro territorio, fra le più alte nel mondo, scoraggia però la costruzione degli impianti, anche perché l’opera di immissione d’acqua nelle falde potrebbe causare terremoti.

Fortunatamente la presenza geotermica ha un certo rilievo anche in altre aree dello Stivale: in Toscana, nella zona di Larderello, in Campania, nel canale di Sicilia. E a Ferrara, una delle realtà più importanti per l’impiego dell’energia geotermica. La città estense sta valorizzando al meglio l’acqua calda del suo sottosuolo anche attraverso la tecnologia del teleriscaldamento, un sistema eco-compatibile che permette di distribuire energia e calore in case, uffici e strutture ottimizzando l’impiego delle risorse naturali. Un servizio moderno e particolarmente virtuoso, perché riduce le emissioni nocive nell’ambiente e garantisce al contempo comfort (nessuna caldaia o centrale termica condominiale da gestire e manutenere) e sicurezza (nessun combustibile né fiamma libera nei locali).

Articolo pubblicato il: 21/11/2019