Gruppo Hera Luce e GasCasaNewsHera partner del Festival dei Due Mondi di Spoleto

Hera partner del Festival dei Due Mondi di Spoleto

Il 28 giugno ha preso il via il Festival dei Due Mondi a Spoleto. Oltre 60 spettacoli, 30 compagnie, per oltre 600 artisti da 20 Paesi ospitati in 20 sedi della città per 17 giorni. Grande chiusura il 14 luglio con il concerto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dal soprano Barbara Hannigan.

Il festival storico, uno dei più prestigiosi nel panorama culturale italiano, è di fatto uno spazio straordinario in cui si incrociano culture diverse attraverso il teatro, la danza, la musica, l’arte. Progetti nuovi, giovani talenti emergenti, produzioni inedite nel segno della sperimentazione e della differenza di contenuti e linguaggi. Un intenso programma di eccellenze che include anche molti progetti di formazione rivolti a giovani e giovanissimi sul teatro, la musica, l’eco-design. Una ricca offerta con finalità educative e di sensibilizzazione verso lo sviluppo sostenibile su cui il Festival è impegnato e investe adottando gli obiettivi 2030 ONU. Obiettivo: ridurre l’impatto ambientale oggetto di un report accurato già divulgato nell’edizione del 2023.

Anche per questo Hera ha deciso di sostenere il Festival accanto al progetto giovani che coinvolge gli studenti e le studentesse delle scuole di ogni ordine e grado nei GREEN CORNER. Sono così soggetti attivi nell’azione di diffusione e sensibilizzazione della cultura della sostenibilità.

L’edizione 2024 che rinnova la collaborazione con lo scienziato Stefano Mancuso per il rimboschimento delle aree urbane, segue la traccia del mito come “elemento culturale che ci costringe al confronto con interrogativi per definizione irrisolti, come espressione del complesso rapporto tra gli individui e la società, delle esperienze che risuonano collettivamente e nelle quali ci si riconosce e che sono alla base della civiltà occidentale”, scrive nella presentazione la direttrice artistica Monique Veaute nella presentazione.


 

L’immagine dell’edizione 2024 è affidata a Chiara Camoni, artista toscana formatasi all’Accademia di Belle Arti di Brera. BURNING SISTER, l’opera rappresentata nel manifesto del festival nasce da un soggiorno in una piccola isola greca. Dice l’artista al riguardo: «Per giorni e giorni ho raccolto fiori, foglie, semi e alghe. Le ho infilate in lunghe collane, che tutte insieme hanno dato forma ad una figura misteriosa. L’ultima sera, in un tramonto mozzafiato, le abbiamo dato fuoco. La Burning Sister non si sacrifica nel fuoco, ma al contrario trova la sua massima realizzazione nel fuoco stesso. Nell’attimo della distruzione, raggiunge la sua forma. In questa coesistenza di opposti, di contraddizioni, spesso si collocano le mie opere. Belle e terribili allo stesso tempo».

Nell’ambito del Festival è allestita una mostra con le sue opere a Palazzo Collicola. Opere ispirate da un’esperienza collettiva. Dall’arte povera all’artigianato. Sono manipolate con gesti rituali connotati da un forte legame con mondi ancestrali e arcaici volti ad esplorare il rapporto con la sfera spirituale. Lavora con materiali naturali come l’argilla, il legno, le erbe, le bacche, i fiori , la lana.