Come funziona il V2G e quali vantaggi offre il Vehicle to Grid

L’ e-mobility ha un grande potenziale: grazie alla tecnologia Vehicle to Grid (V2G) le batterie delle auto elettriche possono fornire energia alla rete nei momenti di bisogno. 

In questo modo, gli accumulatori delle auto elettriche possono rendere le reti elettriche più efficienti e stabili, trasformandosi in veri e propri vettori energetici in grado di scambiare energia a seconda delle diverse esigenze.

 Scopriamo come funziona il V2G e quali vantaggi offre, oltre a ciò che  prevede la normativa italiana di riferimento sul Vehicle to Grid.

Cos'è la tecnologia Vehicle to Grid (V2G)?

Oggi in pochi sanno cosa significa Vehicle to Grid, ma tra qualche anno potrebbe essere una tecnologia diffusa e molto popolare. Il V2G è un sistema innovativo che consente di trasformare il proprietario di un veicolo elettrico in un fornitore di energia.

In sostanza, attraverso una serie di infrastrutture necessarie, con il V2G le batterie delle auto elettriche possono diventare dei sistemi di accumulo collegati alla rete elettrica, cedendo all’occorrenza elettricità per rendere le reti più efficienti.

In particolare, i veicoli elettrici dotati di tecnologia V2G possono fungere da riserva di energia rinnovabile, immagazzinando l’energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico o eolico. Quando necessario, le batterie possono reimmettere l’energia in eccesso nella rete, ad esempio di notte o in assenza di vento quando gli impianti fotovoltaici ed eolici producono meno o non funzionano affatto. 

Come funziona la tecnologia V2G?

Il funzionamento della tecnologia Vehicle to Grid si basa sulle batterie bidirezionali. Si tratta di accumulatori dotati di un inverter di potenza in grado di gestire entrambi i flussi energetici, per ricaricare le batterie o cedere energia alla rete a seconda delle necessità.

L’inverter bidirezionale è un dispositivo collegato sia alla batteria dell’auto elettrica sia alla rete. Può definire la direzione del flusso di energia attraverso un’apposita unità di controllo: prendere energia elettrica dalla rete per ricaricare la batteria, oppure prelevarla dalla batteria per fornire elettricità alla rete elettrica.

I veicoli elettrici V2G possono essere collegati alla rete elettrica del distributore locale, oppure a un edificio pubblico o privato. In questo modo possono fornire elettricità, contribuendo al fabbisogno energetico di un’abitazione, ad esempio fornendo l’energia necessaria per l’illuminazione della casa.

Vehicle to Grid V2G

Quali sono i vantaggi della V2G?

Il Vehicle to Grid garantisce innumerevoli vantaggi e opportunità. Innanzitutto, aiuta i distributori locali a stabilizzare la rete elettrica, fornendo elettricità nei momenti di picco della domanda o quando il contributo delle energie rinnovabili è ridotto.

In secondo luogo, il V2G contribuisce alla decarbonizzazione del sistema elettrico, poiché è possibile immagazzinare l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, utilizzando le batterie dei veicoli elettrici per fornire elettricità alla rete quando i pannelli fotovoltaici o le turbine eoliche non sono in grado da soli di soddisfare la domanda di elettricità.

Un altro vantaggio è il potenziale beneficio economico per i proprietari di auto elettriche. Chi possiede un veicolo elettrico V2G, infatti, può essere ricompensato per l’energia fornita alla rete, ad esempio ricevendo una certa somma o una determinata quantità di elettricità gratuita. 

Grazie all’inverter di potenza bidirezionale, inoltre, questi veicoli possono gestire le ricariche in modo efficiente e aiutare a risparmiare. L’unità di controllo, infatti, può attivare la ricarica quando l’offerta supera la domanda e l’energia elettrica costa meno, mentre quando il prezzo è più elevato può invertire il flusso e cedere l’elettricità accumulata alla rete. 

La tecnologia Vehicle to Grid permette anche di alimentare case, dispositivi e altre strutture con l’energia elettrica immagazzinata nelle batterie dei veicoli elettrici. In questo modo è possibile diventare energeticamente più indipendenti, prelevando energia da una stazione di ricarica per poi alimentare gli elettrodomestici della casa o le luci del giardino.  

Il decreto Vehicle to Grid e la situazione in Italia

L’introduzione della tecnologia V2G richiede infrastrutture adeguate, sia da parte dei produttori di automobili che dei gestori di servizi energetici, delle aziende, dei consumatori e delle amministrazioni pubbliche.

Il primo passo in Italia è stato compiuto come il DM del 30 gennaio 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico, una normativa che definisce i criteri e le modalità per favorire la diffusione della tecnologia di integrazione tra i veicoli elettrici e la rete elettrica.

In particolare, il DM prevede due tipologie di servizi che i veicoli V2G possono erogare:

•    servizi di riserva terziaria e bilanciamento, articolati nelle modalità a salire e a scendere, nonché di risoluzione delle congestioni;
•    ulteriori servizi tra i quali la regolazione primaria e secondaria di frequenza e la regolazione di tensione, ove tecnicamente fattibile.

Successivamente ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, ha definito le regole per le colonnine di ricarica con tecnologia V2G e quelle per l’aggiornamento del sistema elettrico. L’obiettivo è promuovere la tecnologia Vehicle to Grid, per soddisfare le esigenze di flessibilità della rete elettrica e accelerare la transizione energetica verso le fonti rinnovabili.

Il prossimo passo consisterà nella realizzazione di una serie di progetti pilota, come effettuato ad esempio da Hyundai in Germania e nei Paesi Bassi attraverso una flotta di Hyundai Ioniq 5 dotate di tecnologia V2G. 
 

Articolo pubblicato il: 25/09/2023