Energy Storage: prospettive e tecnologie dell'accumulo di energia

Energy Storage: prospettive e tecnologie dell'accumulo di energia

Secondo gli ultimi dati in circolazione, questo è un periodo favorevole per i sistemi di accumulo dell’energia. L’ultimo report di Wood Mackenzie, prospetta, entro il 2030, una crescita del 31% del tasso di crescita annuale composto (CAGR) e una capacità di 741 GWh entro dieci anni. Wood Mackenzie è un noto gruppo di ricerca e consulenza nel settore dell'energia, dei prodotti chimici e delle energie rinnovabili nel mondo che fornisce dati, analisi e consulenza, sulla capacità globale di energy storage.

Come funziona l’accumulo di energia

L’energy storage, letteralmente stoccaggio o immagazzinamento di energia, è un sistema che consente di raccogliere l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili per renderla fruibile anche quando gli impianti non sono in funzione. Si tratta di un insieme di tecniche e processi che consentono di convogliare su supporti differenti varie forme di energia per essere impiegate in momenti successivi.

L’uso delle tecnologie di energy storage

I sistemi di storage sono necessari per il futuro dell’energia rinnovabile. Il loro compito è, infatti, immagazzinare l’elettricità e renderla fruibile quando ce ne è maggior bisogno, bilanciando la domanda e l’offerta e creando stabilità sulla rete energetica. L’energy storage è importante anche per l’efficienza economica della produzione elettrica, principalmente da fonti rinnovabili non programmabili. L’Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi nel settore della produzione energetica da fonti rinnovabili, come quello legato alla carbon neutrality entro il 2050. Anche in Italia si prevede una crescita del fotovoltaico e dell’eolico. Tuttavia vi sono problematiche delle energie rinnovabili note: in primis la non programmabilità e le variazioni di intensità di vento e sole.

Tipologie di sistemi di energy storage

Oggi le tipologie di energia elettrica accumulabile sono: meccanica, elettrochimica, chimica ed elettromagnetica. L’energy storage viene utilizzato secondo due modalità: energy intensive o power intensive. Nel primo sistema lo scopo è quello di attenuare le congestioni della rete provocate dalla eccessiva produzione di eolico o solare, soprattutto nelle aree dove la rete non riesce ad assimilare tutta la produzione. Nel secondo sistema la funzione è assorbire oppure somministrare in tempi molto rapidi una elevata quantità di potenza in un lasso di tempo abbastanza breve, per modulare le fasi produttive del fotovoltaico ed eolico.

Inoltre, nel settore dei sistemi di energy storage, le batterie stanno aumentando la loro influenza. Si tratta di una tecnologia di accumulo molto diffusa, che presenta numerosi elementi positivi rispetto all’alternanza di carica e scarico la quale avviene evitando emissioni dannose o rumorose e con una buona tenuta in presenza di differenti temperature. In special modo, le batterie di flusso sono considerate, in quest’ambito, la punta di diamante. Quella gli esperti e gli studiosi del settore definiscono l’energy storage del futuro è, invece, il power-to-gas, che utilizza l’energia elettrica per creare un combustibile gassoso. Una soluzione per integrare l’impiego di risorse rinnovabili programmabili (biomasse di origine vegetale o animale) con quelle non programmabili (eolico e fotovoltaico) attraverso un processo di produzione di idrogeno e di metano sintetico. Una prospettiva green che potrebbe portare a generare energia elettrica da fonti rinnovabili, disponendo di una capacità di accumulo potenzialmente infinita grazie alla rete gas e alle infrastrutture già disponibili.

Articolo pubblicato il: 01/02/2021