Più di 50 milioni di famiglie si trovano in una condizione di povertà energetica

Più di 50 milioni di famiglie si trovano in una condizione di povertà energetica

Sempre più spesso si sente parlare di povertà energetica, una questione complessa che colpisce milioni di persone in Italia e in tutto il mondo, producendo effetti negativi sulla salute e sulla qualità della vita degli individui, il tutto collegato all’aumento dei prezzi dell’energia. Si tratta di una vera e propria sfida per la società odierna e per i Governi dei vari Paesi da affrontare.
 

Cos’è la povertà energetica

Si tratta di un fenomeno in crescita e molto dibattuto. Negli ultimi tempi, ha occupato un posto centrale nell’Agenda Europea, dove si parla di poverty energy o fuel poverty. Sebbene non sia stata ancora elaborata una definizione comune di povertà energetica, con questo termine, viene indicata l’impossibilità da parte di famiglie o individui di procurarsi un paniere minimo di beni e servizi energetici. Le conseguenze sono negative sul livello di benessere e quello di inclusione sociale. Quando parliamo di servizi energetici, ci riferiamo a quei servizi fondamentali che occorrono per assicurare uno standard di vita dignitoso, quali: riscaldamento, raffreddamento, illuminazione, gas per cucinare nelle abitazioni e l’opportunità di accesso alle risorse energetiche.

Cause ed effetti della povertà energetica

Nei paesi in via di sviluppo, sono circa ottocento milioni le persone che non hanno accesso all'elettricità. Tra le cause individuate, risultano una combinazione di redditi bassi, una spesa per l’energia elevata e una esigua efficienza energetica nelle case. La povertà energetica ha gravi conseguenze anche su altri aspetti della vita quotidiana: ad esempio sulla salute. Le persone in questa condizione sono più esposte ai rischi di malattie respiratorie e malattie mentali.

La povertà energetica in Europa

La consapevolezza sulla povertà energetica sta diventando sempre più estesa in Europa ed è considerata una priorità politica da numerose Istituzioni dell'Unione Europea. In particolare, essa è inclusa nelle misure presenti nel pacchetto legislativo “Energia pulita per tutti i cittadini europei” della Commissione europea. Nel 2018 la Commissione europea stessa ha dato vita all’Osservatorio della povertà energetica per fronteggiare questa difficoltà nei paesi europei. Il suo scopo è valutare, rilevare e diffondere le conoscenze e le buone pratiche per affrontare la povertà energetica. Il tema è ampio e di difficile stimabilità. Secondo l’Osservatorio della povertà energetica dell’UE, almeno una persona su 10 vive in questa condizione, circa il 10% della popolazione europea. Gli altri dati indicano che in Europa, 57 milioni di persone non riescono a riscaldare le loro abitazioni durante l’inverno, 104 milioni di persone non possono rendere la loro casa accogliente durante l’estate, 52 milioni di persone pagano le bollette energetiche e le utenze domestiche in ritardo.

Povertà energetica: misure per contrastarla

Il contrasto alla povertà energetica è tra gli obiettivi presenti nell'Agenda 2030 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, nell’ambito delle azioni previste per garantire a tutti l’accesso a sistemi di energia convenienti, sicuri, sostenibili e moderni. Recentemente in Europa, con il pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei”, la Commissione europea ha presentato alcune misure per fronteggiare la povertà energetica estendendo e consolidando l'efficienza energetica e implementandone il monitoraggio tra gli Stati membri per mezzo dei piani nazionali per l'energia e il clima (PNEC). Tra gli interventi più significativi registrati a livello europeo, figurano alcune misure per il sostegno al reddito delle persone e delle famiglie. Sono previsti inoltre opere per potenziare il rendimento energetico in edilizia e l’efficienza energetica nelle abitazioni, tramite l’installazione di sistemi di riscaldamento o raffrescamento o impianti elettrici più efficienti nonché l’utilizzo domestico dell’energia verdeAbitazioni più salubri e più funzionali dal punto di vista energetico permettono di ridurre le bollette elettriche e migliorare la sicurezza energetica. Proprio in questa direzione va il piano “Renovation Wave” che la Commissione Europea ha in programma di presentare a breve nell’ambito del Green Deal Europeo, che punta a incoraggiare il processo di ristrutturazione degli edifici in senso sostenibile in tutta l’UE.

Articolo pubblicato il: 12/10/2020