Cos’è il Conto Termico 2.0 e come funziona

Cos’è il Conto Termico 2.0 e come funziona

Oltre alle agevolazioni fiscali previste dall’Ecobonus 110%, per sostenere alcuni interventi di aumento energetico degli edifici è possibile usufruire degli incentivi del Conto Termico 2.0. Questo pacchetto comprende una serie di contributi rivolti a privati, aziende e Pubbliche Amministrazioni. La gestione delle domande è completamente digitale e i parametri per ottenere i benefici economici previsti sono piuttosto rigidi. Vediamo come funziona il Conto Termico 2020, quali sono i requisiti, gli interventi riconosciuti e come presentare la richiesta.

Conto Termico 2.0: le caratteristiche principali

Il Conto Termico 2020 GSE, o semplicemente Conto Termico 2.0, rappresenta una serie di incentivi e contributi per supportare cittadini, imprese e Amministrazioni pubbliche negli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. In particolare, il Decreto Ministeriale 28/12/2012 e i successivi rinnovi prevedono un fondo di 900 milioni di euro l’anno, dei quali 200 riservati alla P.A.
Il contributo del Conto Termico 2.0 può arrivare fino a un valore massimo di 5 mila euro, e riconosce al massimo il 65% della spesa da affrontare. L’erogazione avviene in un’unica soluzione, entro 60 giorni circa a partire dal momento della richiesta. Le agevolazioni vengono gestite tramite i servizi on line di GSE, il Gestore dei Servizi Energetici.

Chi può usufruire degli incentivi del Conto Termico 2.0

Per beneficiare dei contributi previsti dal Conto Termico 2020 è necessario rientrare tra le categorie indicate dal DM 16/02/2016:

- Pubbliche Amministrazioni (PA);

- soggetti privati;

- condomìni;

- imprese;

- titolari di reddito agrario.

Nel dettaglio, la nuova normativa di riferimento introduce due importanti novità sulle categorie dei soggetti beneficiari. La prima riguarda le società in house della Pubblica Amministrazione. Sono s.p.a. di diritto privato il cui capitale è di proprietà pubblica. Erogano servizi destinati quasi esclusivamente alla P.A. La seconda novità è rappresentata dalle cooperative di inquilini, che gestiscono l’assegnazione di immobili a condizioni agevolate.

Conto Termico 2.0: gli interventi

I privati possono usufruire del contributo per una serie di interventi, tra cui l’installazione di:

- pompe di calore;

- caldaie e stufe a biomasse;

- solare termico;

- scalda acqua a pompa di calore;

- impianti ibridi a pompa di calore.

Le agevolazioni sono disponibili per la sostituzione della pompa di calore a gas o elettrica, con un modello idoneo ad aumentare l’efficienza energetica dell’abitazione o del locale aziendale, purché il nuovo dispositivo rispetti i parametri indicati dal GSE sui coefficienti di prestazione (COP).
Per quanto riguarda caldaie e stufe, si può beneficiare del contributo con i seguenti impianti:

- stufe a legna;

- stufe e termocamini a pellet;

- termocamini a legna;

- caldaie a biomasse con potenza termica fino a 2 MW.

Anche in questo caso è richiesta l’installazione a fronte della sostituzione di un impianto preesistente. Il rendimento minimo del nuovo impianto deve andare dall’85% all’89% a seconda del dispositivo. Tra le biomasse ammesse per l’alimentazione ci sono materiali vegetali, segatura, tondelli, trucioli, chips, granulati e cascami.
Gli incentivi del Conto Termico 2.0 sono destinati anche alla sostituzione di scaldacqua elettrici, con la copertura di una parte dei costi per il montaggio di scaldacqua a pompa di calore. Lo stesso vale per l’installazione di sistemi ibridi a pompa di calore con caldaia a condensazione incorporata, montati al posto di altri impianti meno efficienti per la climatizzazione invernale.
Infine, tra le agevolazioni per il solare termico è possibile usufruire del contributo anche per le nuove installazioni, con la restrizione degli impianti con una superficie lorda fino a 2.500 mq. Tra i sistemi che possono ricevere gli incentivi ci sono quelli per la produzione di acqua calda sanitaria, ammessi anche come integrazione di impianti per il raffrescamento di tipo solar cooling o collegati con sistemi di climatizzazione invernale.

Gli incentivi del Conto Termico 2.0 per le PA

A differenza dei privati, le Pubbliche Amministrazioni possono usufruire dei contributi del Conto Termico 2020 su una serie più ampia di interventi, con modalità di richiesta e incentivi che possono arrivare a coprire fino al 100% dell’intervento.
Nel dettaglio le PA possono ricevere le agevolazioni per:

- coibentazione di pareti e coperture;

- sostituzione di infissi;

- installazione di caldaie a condensazione, pompe di calore, scaldaacqua a pompa di calore, impianti ibridi a pompa di calore, solare termico, caldaie e stufe a biomasse;

- sistemi di schermatura e ombreggiamento;

- installazione di sistemi d’illuminazione più efficienti;

- building automation (domotica e teleriscaldamento);

- conversione degli edifici per il 100% di energia da fonti rinnovabili (nZEB).

Come richiedere le agevolazioni del Conto Termico 2.0

La domanda del contributo deve essere inviata al GSE in modalità telematica. E’ necessario registrarsi sul portale web ufficiale areaclienti.gse.it, attivando un account personale nell’Area Clienti del sito del Gestore dei Servizi Energetici.
Una volta registrati occorre accedere alla sezione Richiedi Nuovi Servizi, e seguire le istruzioni per abilitare le funzionalità dell’applicazione PortalTermico (FER-SER), dalla quale inoltrare la richiesta. La domanda è deve riportare una serie di informazioni, specificando anche il tipo di intervento e fornendo tutta la documentazione necessaria, tra cui l’Attestato di Certificazione Energetica (APE).
La richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dal termine dei lavori, per ottenere un contributo in base al tipo di impianto installato e alle sue prestazioni, come indicato dalle normative di riferimento. All’interno del sito del GSE è possibile trovare tutte le informazioni utili, la modulistica e le istruzioni per l’invio della domanda online, compreso un elenco dettagliato di tutti i modelli degli impianti riconosciuti ammessi a contributo.

Articolo pubblicato il: 13/10/2020