Quali sono i costi fissi della bolletta della luce

Quali sono i costi fissi della bolletta della luce

Per capire come si compone la spesa per la fornitura di energia elettrica, è importante individuarne e conoscerne le voci. Sarà più facile capire quali siano i margini per risparmiare e migliorare l’efficienza energetica.

I costi fissi dell’energia elettrica

Quando si riceve la bolletta della luce, l’importo indicato non rappresenta soltanto il consumo della materia prima, ma la somma di una serie di oneri fissi e componenti variabili.
Le voci principali:

- La materia prima (energia);

- Il trasporto dell’energia e la gestione contatore;

- Gli oneri di sistema;

- Le accise e l’IVA (imposte).

Le spese per la materia prima corrispondono ai costi di mercato dell’energia. A questi vanno aggiunti i costi per il trasporto e la distribuzione dell’energia, quelli relativi alla gestione del contatore.
Gli oneri di sistema corrispondono ai costi per la manutenzione del sistema elettrico nazionale.
Le imposte si compongono dell’IVA calcolata sull’importo totale e delle accise calcolate sull’energia consumata.

Quota fissa per il trasporto e la gestione del contatore

Uno dei costi fissi della bolletta della luce sono gli oneri per il trasporto e la gestione del contatore, fissati dall’Autorità e uguali sia per il mercato libero che per il servizio a maggior tutela. Questo costo viene determinato da ARERA ogni trimestre e non è modificabile da parte degli operatori che vendono energia elettrica.
Il valore della quota fissa per il trasporto dell’energia e la gestione del contatore è composto da:

- Quota fissa: è il costo fisso del punto di fornitura, cioè il punto connesso alla rete di distribuzione da cui l’utente riceve l’energia elettrica.

- Quota potenza: corrisponde al costo della quota di potenza dell’energia elettrica, espressa in kWh e considerata la potenza del contatore.

- Quota energia: la terza quota corrisponde ad un costo vincolato al consumo energetico, il costo medio kwh oggi è indicato in euro/kWh.

Un contatore installato, infatti, comporta dei costi fissi a prescindere dal consumo energetico, che aumentano in base alla potenza del contatore e al consumo di energia. Ad esempio, i costi fissi corrispondenti a una potenza di 6 kW sono superiori a quelli di un’utenza con un contatore da 3 kW. Per questo ottimizzare e ridurre i consumi energetici consente di risparmiare su questa voce.

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Costi fissi per gli oneri di sistema

Gli oneri di sistema, non dipendono dal distributore, ma vengono calcolati in base alle componenti tariffarie stabilite dall’Autorità. Questi costi servono per finanziarie attività di interesse nazionale: dal sostegno all’utilizzo delle fonti rinnovabili alle agevolazioni previste per chi installa un impianto fotovoltaico.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la guida completa agli oneri di sistema sul portale web di ARERA.

Costi fissi per le imposte e l’IVA

L’ultima componente della bolletta della luce che rientra nei costi fissi sono le imposte, ovvero l’IVA e le accise. L’IVA viene calcolata nella misura del 10% per la fornitura alle abitazioni di residenza, del 22% per quelle presso le quali non si ha la residenza. La base di calcolo è l’importo complessivo della bolletta. Le accise sono invece applicate sulla quantità di energia consumata.

Quanto incidono i costi fissi sulla bolletta della luce?

I costi fissi della bolletta della luce costituiscono una quota importante nella spesa totale per l’utenza elettrica. Possono infatti rappresentare fino al 60% dell’importo finale. Questi costi hanno lo stesso valore per tutti gli operatori del mercato libero, i quali determinano il loro vantaggio competitivo sulle condizioni di offerta della componente energia (materia prima) e sulla qualità del servizio erogato. Il prezzo dell’energia applicato dal fornitore influisce complessivamente per il 40% sull’importo totale della bolletta elettrica.

Come risparmiare sulla bolletta della luce

I costi fissi, in quanto fissi, non variano. Ci sono, però, dei modi per risparmiare sulla bolletta della luce. Innanzitutto è importante scegliere una delle migliori offerte luce, valutando tra le proposte presenti sul mercato libero al fine di individuare quella più adatta alle proprie esigenze, preferendo le forniture che propongono un rapporto qualità-prezzo elevato e una componente considerevole di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Al fine di ridurre la spesa si può migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione, attraverso interventi di aumento dell’isolamento termico oppure con l’installazione di sistemi fotovoltaici. In questo modo è possibile abbassare il fabbisogno energetico, per usufruire di un risparmio diretto sulla quantità di energia elettrica consumata e richiedere la riduzione della potenza del contatore, per un risparmio di circa 24 euro l’anno per ogni kW in meno.

Articolo pubblicato il: 15/10/2020