Come funzionano le lampadine smart e quali vantaggi offrono

Automazione e Internet of Things (IoT), ossia il processo di connessione a internet degli oggetti quotidiani, stanno entrando a far parte delle nostre abitudini familiari, semplificandoci la vita e aiutandoci a contenere consumi, costi energetici e impatto ambientale grazie a soluzioni innovative come i termostati intelligenti e le lampadine smart.

Merito della domotica, quel ramo dell’innovazione tecnologica che rende le case sempre più efficienti, sfruttando la connettività per ottimizzare il risparmio energetico e aumentare il comfort abitativo.

In che modo una lampadina può essere definita intelligente?
Scopriamolo insieme in questo articolo in cui analizzeremo il funzionamento delle lampadine LED smart, valutando i vantaggi che offrono in termini di ottimizzazione dei consumi di energia elettrica e benessere indoor.
 

Cosa sono le lampadine smart?

Una lampadina smart altro non è che una lampadina a basso consumo connessa a internet. Questa soluzione unisce i vantaggi della tecnologia LED in termini di risparmio energetico, prestazioni luminose, sostenibilità ambientale e personalizzazione della sorgente luminosa, con le potenzialità degli oggetti collegati alla rete, per una gestione ottimale dell’illuminazione di casa.

La tecnologia wireless di cui sono dotate le lampadine smart permette, infatti, di controllare l’illuminazione da remoto, utilizzando il proprio cellulare o altri dispositivi a comando vocale come Google Assistant o Amazon Alexa. In questo modo, i consumi vengono ulteriormente ottimizzati, grazie alla programmazione delle luci in base alle proprie esigenze.

 

Come funzionano le lampadine smart?

Ora che abbiamo scoperto cosa sono, possiamo focalizzarci sulle modalità di utilizzo e sulle funzioni di questa particolare tipologia di lampadine.

Una volta collegate, per azionarle a distanza basterà posizionare l’interruttore fisico in modalità On e iniziare a impostare le proprie preferenze.

Le lampadine smart si possono programmare per l’accensione e lo spegnimento automatico in base a giorni, orari o addirittura eventi particolari (ad esempio l’apertura di una porta o il rilevamento di un movimento).

Inoltre, consentono di regolare il grado di intensità e la tonalità della luce. Tutte le configurazioni sono comodamente attivabili sia dall’app per smartphone che dai comandi vocali dei voice assistant, nei modelli che prevedono questa ulteriore configurazione.

Gli standard di comunicazione wireless possono essere diversi:
Bluetooth: consente di gestire le lampadine smart da una distanza ravvicinata entro 15 metri, collegando in modo diretto la sorgente luminosa con un dispositivo mobile come uno smartphone;
Wi-Fi: si utilizza un apposito modulo integrato nella lampadina smart per collegarla a internet, in questo modo è possibile controllarla da qualsiasi luogo tramite un apparecchio anch’esso connesso a internet;
Zigbee: è una tecnologia semplice e funzionale per controllare a distanza dispositivi come le lampadine intelligenti, ma solo da una distanza prossima fino a circa 10 metri;
Z-Wave: è un sistema usato nella domotica perché subisce meno interferenze con gli ostacoli come le pareti e non disturba le comunicazioni Bluetooth o Wi-Fi.

Le tecnologie Bluetooth e Wi-Fi sono di facile installazione perché non richiedono hardware aggiuntivi. Rientrano in questa categoria le Soluzioni Sostenibili, orientate al risparmio energetico, della gamma Hera LED Smart, una serie di lampadine intelligenti a luce colorata dimmerabile con controllo wireless tramite app, facili da installare in ambienti residenziali, professionali e commerciali.
​​​​​​​
Per gli standard Zigbee e Z-Wave, invece, serve un hub dedicato, ossia un sistema che funzioni da ponte per la comunicazione tra la lampadina intelligente e il dispositivo di controllo, ad esempio uno smart speaker come Amazon Echo con hub integrato.

 

immagine principale hera led smart

Quanto consumano le lampadine intelligenti?

I consumi delle lampadine smart sono più bassi rispetto alle sorgenti luminose tradizionali. La tecnologia LED, infatti, consente di ridurre i consumi dell’illuminazione fino all’80% se confrontata con gli standard delle vecchie lampadine a incandescenza e del 70% se paragonata alle luci alogene.

Inoltre, come già detto sopra, la possibilità di ottimizzarne il funzionamento tramite il controllo a distanza aumenta ulteriormente il risparmio energetico, minimizzando gli sprechi di energia.

Ad esempio, mentre un sistema tradizionale di illuminazione consuma intorno a 50-60 watt all’ora, con le lampadine LED smart l’assorbimento è ridotto e varia dai 3 a 11 watt all’ora di corrente, a parità di prestazioni luminose.

 

I vantaggi delle lampadine smart

Le lampadine smart offrono dunque una serie di vantaggi importanti in termini economici e ambientali, ma non solo. Innanzitutto, durano a lungo con una vita utile tra le 15.000 e le 20.000 ore, per ridurre l’impatto ambientale e i costi di gestione per l’illuminazione della casa o dell’ufficio.

La riduzione dei consumi di energia fino all’80% consente, inoltre, un risparmio in bolletta ma anche una diminuzione delle emissioni di gas serra legate all’illuminazione domestica.
​​​​​​​
Come per le altre lampadine LED, anche l’illuminazione smart offre la possibilità di regolare l’intensità luminosa, adeguando le condizioni di luce alle diverse esigenze del momento. In questo caso bisognerà scegliere la versione dotata di dimmer, un dispositivo integrato nella sorgente luminosa o aggiunto successivamente.

I modelli più evoluti di lampadine intelligenti permettono anche di cambiare il colore della luce, modificandone la temperatura e passando da tonalità più chiare e fredde a quelle più calde e colorate.

La tecnologia smart ha un costo maggiore rispetto alle lampadine tradizionali, ma è un piccolo investimento che vale sicuramente la pena fare, dati i numerosi vantaggi dal punto di vista della comodità, funzionalità, possibilità di regolazione a seconda delle proprie esigenze e preferenze e, soprattutto, per quanto riguarda il risparmio energetico.

 

Articolo pubblicato il: 17/04/2023