La prima centrale idroelettrica in Italia

La storia della prima centrale idroelettrica in Italia

L’energia idroelettrica è la prima fonte di energia rinnovabile in Italia. Secondo i dati di Terna, nel 2022 l’idroelettrico ha generato il 34,3% di tutta l’energia prodotta da fonti rinnovabili, una quota superiore a quella dell’eolico (25,6%), delle biomasse (21%) e del fotovoltaico (12,2%).

La storia dell’energia idroelettrica nel nostro Paese ha oltre un secolo, un lungo percorso durante il quale sono stati compiuti notevoli passi in avanti grazie all’evoluzione tecnologica.

Ripercorriamo questo cammino scoprendo qual è stata la prima centrale idroelettrica in Italia, un progetto pioniere che ha favorito lo sviluppo dell’energia idroelettrica in tutto il territorio nazionale, analizzando anche quali sono le centrali idroelettriche più importanti in Italia.
 

Qual è la prima centrale idroelettrica costruita in Italia?

La prima centrale idroelettrica in Italia è stata l’impianto Bertini di Porto d’Adda, un’infrastruttura costruita nel 1895 e inaugurata tre anni più tardi nel 1898, che ha sancito l’esordio dell’energia idroelettrica nel nostro Paese.

La centrale, ancora operativa e considerata tra gli impianti idroelettrici più antichi del mondo, si trova in provincia di Monza e Brianza sul fiume Adda.

La centrale idroelettrica intitolata ad Angelo Bertini, ingegnere italiano che lavorò insieme all’ingegnere Carlo Esterle al progetto, fu realizzata per supportare l’elettrificazione della rete tramviaria di Milano e dismettere le linee servite dai cavalli.

Grazie all’impianto, il capoluogo lombardo fu una delle prime città europee dotata di linee tramviarie a trazione completamente elettrica. All’epoca, la centrale idroelettrica era anche la più potente in Europa, mentre a livello mondiale era seconda soltanto a quella delle Cascate del Niagara.
 

Come funziona la centrale?

L’impianto di Bertini è un tipo di centrale idroelettrica ad acqua fluente, in cui si utilizza il flusso naturale di un corso d’acqua canalizzandola tramite una serie di condotte verso un bacino.

Dal bacino l’acqua viene fatta defluire verso un canale posto più in basso attraversando le turbine, in questo modo la forza motrice dell’acqua aziona le pale producendo energia elettrica mediante l’alternatore.

La centrale idroelettrica Bertini, infatti, sfrutta la forza motrice del fiume Adda, con la centrale che si estende tra i Comuni di Paderno d’Adda in provincia di Lecco e di Cornate d’Adda in provincia di Milano.

L’opera presenta lo sbarramento del fiume Adda mediante una traversa mobile lunga 130 metri, costituita da 58 cavalletti di ferro appoggiati a una struttura in muratura.

Il cuore della centrale sono le 4 turbine idroelettriche Francis con una potenza di 3,125 MW ciascuna, uno dei modelli più utilizzati in questo settore, con un condotto a chiocciola che spinge l’acqua verso la girante mentre delle palette regolabili direzionano il flusso d’acqua verso le pale di quest’ultima.

La centrale idroelettrica Bertini d’Adda dispone di un salto di 29,1 metri (il dislivello tra il bacino e il canale in basso), con una portata massima di 51 metri cubi di acqua al secondo. L’impianto ha una potenza installata di 11 MW, ed è in grado di produrre in media 51 GWh di energia elettrica.
Una curiosità riguarda l’assenza di personale presso l’impianto. La centrale, infatti, è monitorata dal Centro Manovra di Venina mentre il personale operativo si trova presso il vicino impianto idroelettrico Esterle.

 

Le più importanti centrali idroelettriche in Italia

Se l’impianto idroelettrico Bertini di Porto d’Adda è stato il primo progetto inaugurato nel nostro Paese, in oltre un secolo questa tecnologia si è notevolmente diffusa nel nostro Paese con la costruzione di migliaia di impianti. Vediamo quali sono le centrali idroelettriche più importanti in Italia.

Nel complesso, in Italia ci sono 4.783 centrali idroelettriche secondo i dati di Terna aggiornati al 31 dicembre 2022, situate in prevalenza al Nord e in particolare sull’arco alpino, con il primato del Piemonte con 1.066 impianti.

Tuttavia, non bisogna considerare soltanto il numero di impianti, ma anche la loro grandezza e potenza. Ad esempio, mentre la Lombardia ha una potenza installata complessiva di 5.693 MW con 748 centrali idroelettriche, l’Abruzzo dispone di una potenza installata di 1.268 MW con appena 77 impianti, grazie alle elevate dimensioni e alla potenza delle centrali idroelettriche costruite nella regione.

A questo punto, scopriamo innanzitutto qual è la centrale idroelettrica più grande d’Italia, ovvero l’impianto Luigi Einaudi di Entracque, piccolo Comune in provincia di Cuneo. Costruita negli anni Settanta ed entrata in funzione nel 1982, la centrale ha una potenza di 1.065 MW e lavora su tre bacini d’acqua (laghi del Chiotas, di Rovina e della Piastra).

Tra le centrali idroelettriche italiane che meritano una menzione c’è anche l’impianto di Edolo, situato in provincia di Brescia nella valle Camonica, per il suo salto d’acqua di ben 1.265 metri, una portata di 94 metri cubi d’acqua al secondo e una potenza di 977,55 MW.

Un altro impianto importante per il Paese è la centrale idroelettrica Domenico Cimarosa localizzata a Presenzano, in provincia di Caserta, caratterizzata da una capacità installata di quasi 1 gigawattora e un metodo di funzionamento a pompaggio (l’energia elettrica in eccesso è usata per riempire un invaso di emergenza da usare in caso di riduzione delle risorse idriche).

Le centrali idroelettriche sono una tecnologia fondamentale per la transizione energetica e la decarbonizzazione, in quanto si tratta di impianti indispensabili per ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili e stabilizzare la produzione di energia elettrica dalle rinnovabili (ad esempio in inverno l’energia idroelettrica sopperisce alla riduzione della produzione di elettricità dal fotovoltaico), ma rappresentano anche una dimostrazione delle grandi competenze e dello straordinario ingegno italiano.

Articolo pubblicato il: 27/02/2023