Obiettivo 7 Agenda 2030 spiegazione e traguardi

Cosa prevede l’Obiettivo 7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite

L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è il programma d’azione delle Nazioni Unite, sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, finalizzato alla promozione di politiche per le persone, il pianeta e la prosperità economica.

Il piano prevede 169 traguardi specifici da raggiungere entro il 2030, raggruppati in 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. L’obiettivo 7 si concentra sulle risorse energetiche con la volontà di assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni.

Ma capiamo meglio cosa dice l’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 dell’ONU e cosa possiamo fare per contribuire al raggiungimento di questo importante traguardo.
 

L’impegno per garantire a tutti energia pulita e accessibile

L’obiettivo 7, riassunto in “Energia pulita e accessibile” dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, prevede che tutti i Paesi si impegnino per garantire a chiunque l’accesso all’energia, con sistemi efficienti, moderni e sostenibili.

In pratica, tra i 17 Goals dell’Agenda 2030 l’obiettivo 7 è quello che più si riferisce alla diffusione delle fonti rinnovabili, ovvero al processo di decarbonizzazione per passare da un’economia basata sull’utilizzo delle fonti fossili a un sistema economico, accessibile ed efficiente, incentrato sulle energie rinnovabili. Tale passaggio si rende necessario poiché, come indicato dalla stessa ONU, l’uso diffuso dei combustibili fossili per la produzione di energia elettrica e termica causa circa il 60% delle emissioni globali di gas serra, responsabili del cambiamento climatico del nostro pianeta, con conseguenze ambientali che sono sotto gli occhi di tutti.

Allo stesso tempo, l’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 dell’ONU introduce anche altri importanti concetti, collegati alle differenze di diffusione dei moderni mezzi elettrici tra i diversi Paesi del mondo.

Secondo le Nazioni Unite, infatti, oggi una persona su cinque non ha accesso ai sistemi energetici che siamo abituati ad avere nelle nostre case. Basti pensare a Paesi come l’India, il Brasile o il Burundi, con 3 miliardi di persone che dipendono ancora da legno, carbone, carbonella o concime animale per il riscaldamento e la cottura dei cibi.

 

Punti chiave e traguardi specifici dell’obiettivo 7

Sono tre i punti chiave per spiegare l’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite:

1. aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili in modo sostenibile;
2. ridurre i costi di produzione per rendere l’energia più accessibile;
3. utilizzare meno elettricità attraverso una maggiore efficienza energetica.

Questi tre macro-obiettivi sono dettagliati ulteriormente nel piano di azione che descrive i singoli traguardi da raggiungere entro il 2030. Si tratta di alcune importanti sfide che prevedono la collaborazione di tutti, tra cui:

• garantire l’accesso a servizi energetici affidabili, moderni e convenienti;
aumentare la quota di energie rinnovabili in modo considerevole rispetto all’intero fabbisogno energetico;
• fornire servizi energetici moderni e sostenibili implementando infrastrutture e migliorando le tecnologie esistenti, soprattutto nei Paesi meno sviluppati, negli Stati in via di sviluppo senza sbocco sul mare e nei piccoli Stati insulari, rispettandone i relativi piani di sostegno alla transizione energetica;
raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica, attraverso la costruzione di edifici passivi e immobili a energia quasi zero, ma anche attraverso interventi di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare;
aumentare la cooperazione internazionale per agevolare la ricerca e l’accesso alle tecnologie per l’energia pulita, incluse le risorse rinnovabili, le tecnologie di combustibili fossili più avanzate e l’efficienza energetica, promuovendo inoltre gli investimenti nelle infrastrutture energetiche e nelle moderne tecniche legate alle energie pulite.

 

Cosa sta facendo l’Italia per raggiungere questi traguardi?

Secondo l’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - che riunisce oltre 300 tra le più importanti reti e istituzioni della società civile -, l’Italia sta migliorando nell’attuazione di interventi in linea con l’obiettivo 7 dell’Agenda 2030 dell’ONU, anche se, per alcuni aspetti, serve ancora un maggiore impegno.

In particolare, mentre siamo nella media europea per diffusione delle rinnovabili ed efficienza energetica, siamo ancora indietro nelle politiche d’aiuto ai Paesi in via di sviluppo.

Servono dunque più politiche di respiro internazionale, ma anche un maggiore coinvolgimento di cittadini e imprese a supporto dei progetti di sostenibilità, ad esempio mediante l’acquisto di crediti di carbonio per finanziare interventi di efficienza energetica e decarbonizzazione nei Paesi più svantaggiati e poveri.

 

Cosa possiamo fare tutti noi per contribuire?

L’impegno per un’energia pulita e accessibile a tutti non riguarda solo i Paesi e le istituzioni. Anche noi come singoli cittadini possiamo supportare questo obiettivo.

Innanzitutto, è importante preferire le energie rinnovabili alle fonti fossili, ad esempio scegliendo una fornitura di luce e gas con energia certificata come prodotta da fonti rinnovabili e sostenibili, oppure installando un sistema minieolico per sfruttare l’energia del vento in ambito domestico o un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione.

È necessario inoltre promuovere l’efficienza energetica per un uso razionale dell’energia, evitando gli sprechi e utilizzando l’elettricità e l’energia termica con parsimonia.

Le buone abitudini di risparmio energetico non vanno mai dimenticate: la corretta regolazione della temperatura del riscaldamento e del raffrescamento continua a essere un gesto fondamentale per limitare l’uso di energia. Nel primo caso bastano 19°C, nel secondo non oltre 6°C in meno rispetto alla temperatura esterna.

È importante, inoltre, eliminare il consumo elettrico dello standby degli elettrodomestici, usando ciabatte multipresa dotate di interruttore, sostituire i vecchi apparecchi con elettrodomestici della migliore classe energetica e scegliere lampade a LED a basso consumo.

In quest’ottica, infine, anche l’isolamento termico degli edifici diventa un elemento cardine dell’efficienza energetica che può essere promosso, per esempio, costruendo e ristrutturando gli immobili secondo i principi della bioedilizia.

 

Articolo pubblicato il: 30/03/2023