Il costo del gas al metro cubo | Hera Comm
Quanto costa il gas al metro cubo nel 2023?
Quante volte ti sarà capitato di ricevere una bolletta del gas e di porti la domanda “ma quanto mi costa un metro cubo di gas, tutto compreso?”. La curiosità, cioè, è quella di conoscere non il prezzo della sola materia prima, ma di sapere quanto si paga un metro cubo di gas comprese tutte le voci di spesa previste dalla bolletta.
Iniziamo col dire che si tratta di una domanda che non ha una risposta univoca, perché il costo del gas al metro cubo varia a seconda di molti fattori: dalla tipologia di offerta sottoscritta, ad esempio, se a prezzo fisso o variabile della materia prima, agli scaglioni di consumo (cioè “livelli” di consumo), alla zona geografica in cui si trova la fornitura, per citarne alcuni.
Un buon punto di partenza per affrontare il tema, quindi, è capire come si legge una bolletta del gas, conoscere i costi fissi e variabili che la compongono e chiarire quindi come possano variare a seconda di diversi fattori.
Quali sono le voci della bolletta del gas?
Iniziamo, appunto, dalla bolletta. Nella bolletta del gas si trovano le seguenti voci di costo:
• Spesa per la materia gas naturale che copre le attività necessarie alle società di vendita per acquistare e rivendere il gas al cliente finale. Comprende quindi i costi per l’approvvigionamento all’ingrosso della materia prima, la commercializzazione al dettaglio e tutti gli oneri sostenuti per offrire al cliente un servizio efficiente (come fatturazione, customer care, attivazione di strumenti digitali, ecc.)
• Spesa per il trasporto e la gestione del contatore, comprendente i costi di trasmissione, trasporto, distribuzione e misura, cioè le diverse attività terze (Distributore e altri soggetti) che consentono ai venditori di consegnare il gas ai clienti finali e di misurare il consumo ai fini della fatturazione. Ne sono un esempio di costi inerenti alla manutenzione dei condotti del gas e al mantenimento del sistema di misura, cioè dei contatori.
• Oneri di sistema, ovvero i corrispettivi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema che comprendono, per esempio, le componenti a copertura di progetti di risparmio energetico, di sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore del gas, a sostegno della realizzazione di reti di teleriscaldamento e dello sviluppo tecnologico. Vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio gas.
• Imposte: cioè le accise, ovvero l'imposta applicata per scaglioni alla quantità di energia consumata; l’addizionale regionale (fatta eccezione, per esempio, per le regioni a statuto speciale); l’IVA, ossia l’Imposta sul Valore Aggiunto che si applica sull'importo totale della bolletta.
Ad eccezione delle imposte, tutte queste voci di spesa sono composte da una quota fissa, che si paga a prescindere dal consumo, cioè per il fatto di avere un contatore attivo, e da una quota variabile, che si paga a seconda del consumo o di altri fattori.
È questo un primo motivo che rende difficile individuare un costo univoco del metro cubo di gas. Come si può facilmente intuire, infatti, i costi fissi incidono sul prezzo del singolo metro cubo in maniera diversa a seconda del consumo.
Per capire meglio, facciamo un esempio semplificato con valori “di comodo”, slegati dai prezzi reali. Prendiamo a riferimento un consumo di gas di 100 m cubi, un prezzo del gas di 1 € al metro cubo e una quota fissa di 30 euro. La spesa relativa risulta di 130 € e il costo del singolo metro cubo - calcolato dividendo la spesa totale di 130 per il consumo - è 1,30€ al metro cubo.
Come si può vedere di seguito, l’incidenza delle quote fisse varia di molto se il consumo aumenta o diminuisce:
- per un consumo inferiore, ad esempio di 20 m cubi, si ha una spesa totale di 50 € e un costo al metro cubo di 2,5€ al metro cubo
- per un consumo superiore, ad esempio 400 m cubi, si ha una spesa totale di 430 € e un costo al metro cubo di 1,075 €.
Ai fini del confronto tra offerte gas e luce commerciali dei diversi operatori, è importante sapere, però, che a variare da un’offerta all’altra è la Spesa per la materia gas naturale, cioè il costo della materia prima e i costi di commercializzazione e vendita. Tutte le altre voci - Spesa per il trasporto e la gestione del contatore, Oneri di sistema, Imposte – invece sono uguali per tutti i fornitori: vengono decise dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) o dipendono, come è il caso delle imposte, dal regime fiscale vigente e sono perciò stabilite dallo Stato o dagli Enti territoriali competenti.
Queste voci, semmai, possono variare per esempio a seconda della zona in cui si trova il punto di fornitura: le addizionali regionali, per esempio, sono di competenza degli Enti locali e in alcuni casi, quali le regioni a statuto speciale, non sono applicate. O ancora: la spesa per il trasporto e la gestione del contatore e gli oneri di sistema variano rispetto alla zona geografica (ambito geografico) in cui è attiva la fornitura, oltre che a seconda delle quantità di Smc consumati (scaglioni di consumo).
Quali altri fattori possono far variare il costo al metro cubo del gas?
Alcuni degli altri fattori che possono far variare il costo del gas al metro cubo sono principalmente la tipologia di offerta sottoscritta e il mercato di appartenenza.
Il gas al metro cubo per i clienti che si trovano nel Servizio di Tutela – rientrante nella voce Spesa per la materia gas naturale - ha un prezzo stabilito da ARERA, che varia ogni mese secondo il prezzo di mercato. Si tratta, quindi, a tutti gli effetti, di un prezzo variabile.
Il gas al metro cubo nel Mercato Libero ha un costo che cambia a seconda dell’offerta sottoscritta e della tipologia di prezzo scelto, che può essere fisso o variabile. Con la propria offerta commerciale, ogni fornitore è in grado di proporre ai clienti il proprio prezzo del gas e di ulteriori corrispettivi relativi a commercializzazione e vendita.
Per quanto riguarda la scelta tra prezzo fisso e prezzo variabile, la convenienza di sottoscrivere un’offerta di una tipologia o dell’altra dipende dall’andamento del prezzo della materia prima sul mercato in un dato periodo. Dal momento che seguire l’andamento dei prezzi per effettuare una comparazione è complesso, è sempre utile farsi consigliare dagli addetti del settore, che sapranno indirizzare la scelta verso l’offerta gas più adatta, anche in base al vostro stile di consumo.
Costo del gas metano e risparmio in bolletta: alcuni consigli
Ci sono alcuni semplici accorgimenti che ci permettono di ridurre i consumi, contenere gli sprechi e l’importo della bolletta del gas. Per esempio, è importante mantenere all’interno dei locali una temperatura costante e non troppo elevata, evitare la dispersione del calore garantendo l’isolamento termico di porte e finestre, magari sostituendo i vetri tradizionali con doppi o tripli vetri. Lato efficienza degli impianti, è bene prediligere le caldaie a condensazione rispetto a quelle tradizionali ed effettuare regolarmente la manutenzione.
Per conoscere tutti gli strumenti che Hera mette a tua disposizione e altri utili consigli per tenere sotto controllo i consumi e la spesa, vai alla sezione SOStegno Energia.
Perché il gas si fattura in Smc (Standard metri cubi)?
Infine, una curiosità che riguarda sempre la bolletta del gas: perché il gas naturale si fattura in Smc e non in metri cubi?
Il gas viene fatturato in standard metri cubi (o Smc) anziché semplicemente in metri cubi perché, quando viene distribuito nelle case o negli uffici dei clienti, il suo volume varia a seconda di diversi parametri ambientali, che ne modificano la pressione e la temperatura e che cambiano da zona in zona.
Lo standard metro cubo, infatti, esprime la quantità di gas contenuta in un metro cubo a condizioni standard di temperatura (15 C°) e pressione (1.013,25 millibar, cioè la pressione atmosferica). Pertanto, per uniformare le quantità in tutta Italia, i metri cubi di gas in fatturazione sono convertiti in metri cubi standard. Gli Smc si ottengono moltiplicando i metri cubi per un coefficiente correttivo (C), definito per ogni località secondo precisi criteri.
Articolo pubblicato il: 15/05/2023