Toscanini stagione concertistica 2022 2023

Stagione concertistica 2022/2023
Rassegna Fenomeni

tutte le opportunità per la grande musica

Stagione concertistica 2022/2023
Rassegna Fenomeni

tutte le opportunità per la grande musica

HERA PARTNER DELLA RASSEGNA «FENOMENI»:

I concerti Fenomeni, all’interno della 47esima Stagione di concerti sono ormai arrivati al loro terzo anno. Intendono evolvere e allargare lo sguardo e il raggio d’azione. Ben due dei tre appuntamenti vedranno una programmazione che abbraccerà l’intera settimana, verranno chiamati infatti Fenomeny for Community; il concerto in Auditorium Paganini sarà il punto culminante o l’epicentro di tutta la settimana.

Il primo appuntamento vedrà la presenza a Parma, per la prima volta, dei membri di The Human Rights Orchestra con alcuni dei suoi musicisti, come il primo violino dei Berliner Philharmoniker, che si uniranno alla Filarmonica. Tutta la settimana sarà dedicata al tema dei diritti umani con laboratori musicali rivolti alle famiglie, incontri rivolti ai i giovani, uno spettacolo musicale dedicato ai/lle bambini/e; il programma musicale al Paganini vedrà invece un percorso sul tema della libertà. L’obiettivo è quello di utilizzare la musica e le arti per valorizzare la diversità, creare comunità, promuovere la dignità umana e incentivare il rispetto dei diritti umani.
Verrà eseguito Die Hebriden di Mendelssohn-Bartholdy, il concerto del compositore americano Bruce Adolphe, che sarà presente a Parma, I will not remain in silence ispirato all’olocausto e alla seconda guerra mondiale, un brano di Florence Price, prima grande compositrice afroamericana e per chiudere con la Settima Sinfonia di Beethoven.

Il secondo appuntamento della serie Fenomeni sarà un concerto che vedrà protagonista il grande flautista barocco Stefan Temmingh che si presenterà al pubblico con diversi tagli del proprio strumento ed seguirà il famoso “Cardellino” di Vivaldi. L’ultimo appuntamento, nuovamente Fenomeny for Community, vedrà Omer Wellber sul podio e le voci bianche in un brano scritto appositamente dalla compositrice in residenza Aziza Sadikova.